Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Il Consiglio europeo salva-euro si è aperto tra mille difficoltà in una giornata nera per le Borse europee, soprattutto per Piazza Affari in negativo di oltre il 4% e con lo spread che è tornato a salire a 444 punti.

default_image

  • a
  • a
  • a

Ilpresidente del Consiglio prima di lasciare Milano ha incontrato il segretario al Tesoro Usa Tim Geithner. In tarda serata il vertice è giunto un accordo di principio per dare vita a un'unione di bilancio con limite ai deficit. Se l'accordo sui contenuti e sui Paesi coinvolti verrà raggiunto in breve tempo allora si potrà passare alla forma giuridica, ovvero ai trattati. Il Cancelliere tedesco Angela Merkel, arrivando a Bruxelles per la due giorni dei leader dei Paesi europei, ha annunciato un summit della zona euro dopo il vertice Ue. La situazione è molto grave, in ballo c'è la sopravvivenza della moneta unica. Nella due giorni del vertice si deciderà il futuro dell'euro. Merkel ha lasciato intendere di esser molto scettica sulla possibilità che si raggiunga un accordo per rivedere i trattati con il coinvolgimento di tutti i 27 membri dell'Ue. «Se questo non fosse possibile - ha detto - si dovrà procedere con un accordo dei soli 17 Paesi di Eurolandia che si dovranno riunire separatamente a margine del summit». Appena iniziato il vertice quindi è apparso subito chiaro che ci sarebbe stata durante la notte una riunione dei leader dell'Eurozona. Merkel e il presidente francese Sarkozy vogliono riformare i trattati per rendere giuridicamente vincolanti la disciplina e il rigore di bilancio dei Paesi dell'Eurozona. Ma l'ipotesi di un nuovo trattato europeo tra i soli Paesi dell'Eurozona, più altri che aderiscano su base volontaria, ribattezzato «trattato 17 plus», fa infuriare gli stati che ne resterebbero fuori. La Polonia attacca: l'Europa a due velocità sarebbe la nostra tomba. Più che un'unica soluzione complessiva, il vertice Ue dovrebbe approvare, se tutto va bene, un complesso mosaico di soluzioni, anche di medio-lungo termine, per rispondere alla crisi del debito sovrano e in grado di convincere i partner internazionali e i mercati. Il che significa misure per rafforzare i controlli sui bilanci, regole rigorose contro i deficit con sanzioni automatiche e regolamentazione dei servizi finanziari. Londra resterebbe così ai margini dell'Unione europea e dell'Eurozona. Ma il premier britannico David Cameron non intende delegare nulla della sovranità finanziaria e arrivando a Bruxelles ha messo subito in chiaro che la stabilità della zona dell'euro «è importante, ma più importante è proteggere gli interessi della Gran Bretagna». Monti che ha visto Cameron prima della cena del vertice, dovrebbe fare da mediatore tra Londra e Francia e Germania. Subito dopo infatti c'è stata una trilaterale tra Cameron, Sarkozy e Merkel. Il presidente francese ha usato toni allarmistici. «Il rischio dell'esplosione dell'Europa non è mai stato così grande, mai l'Europa è stata così in pericolo. Abbiamo poco tempo per decidere. Più tempo passa e più le decisioni saranno costose e meno efficaci». Poi l'ultimatum: senza un accordo entro venerdì non c'è una seconda chance. Sarkozy ha inviato anche un messaggio alla Merkel: «Francia e Germania devono capirsi. Ci deve essere convergenza nella divergenza. Alla fine della convergenza c'è la pace, alla fine della divergenza lo scontro». Infine Sarkozy ha rilanciato l'ipotesi B. «Se un accordo tra i 27 Paesi non sarà possibile, allora si faccia un'intesa tra i 17 stati dell'Eurozona. Non dobbiamo consentire di permettere di far entrare in Europa, quei prodotti che non rispettano le regole». Alla cena dei Capi di Stato e di governo Monti ha esortato che venga applicato il Trattato vigente, che si possano utilizzare gli strumenti a disposizione per evitare il tracollo dell'Eurozona, poi eventualmente si può discutere senza escludere possibili modifiche della Carta. Il premier è quindi aperto alle istanze di Germania e Francia, ma punta ad un coinvolgimento di tutti e 27 i Paesi. Il presidente del Consiglio, dunque, punta a porre il futuro dell'Europa davanti a qualsiasi interesse nazionale. È per questo motivo che sta portando avanti una mediazione, soprattutto con Londra . Uno dei temi centrali sul tavolo della trattativa è la creazione anticipata dell'Esm (European Stability mechanism). Le proposte sul tavolo dei Ventisette vengono fondamentalmente da due fonti: l'accordo franco-tedesco di lunedì scorso e il rapporto ai capi di Stato e di governo elaborato dal presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, in collaborazione con Barroso e il presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker dopo aver sentito tutte le delegazioni degli Stati membri.

Dai blog