La Manovra verso il voto di fiducia I sindacati da Monti
Il presidente del Consiglio, Mario Monti, ha convocato i sindacati per un incontro informale a Palazzo Chigi domani sera alle ore 20. Il confronto, a cui parteciperanno i segretari generali di Cgil, Susanna Camusso, Cisl, Raffaele Bonanni, Uil, Luigi Angeletti, e Ugl, Giovanni Centrella, sarà l'occasione per fare il punto sulla manovra e arriva dopo le richieste inoltrate nei giorni scorsi dagli stessi sindacati per un incontro urgente con il Governo. Cgil, Cisl, Uil e Ugl contro il governo e la manovra in discussione al Parlamento. Le confederazioni sciopereranno unitariamente lunedì prossimo, con tre ore di astensione dal lavoro e presidi davanti alle Prefetture, per protestare contro i provvedimenti decisi dall'esecutivo. I sindacati chiedono modifiche nel segno di una maggiore equità. E proprio alla vigilia dello sciopero, domani sera alle ore 20 si terrà un incontro informale a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio, Mario Monti, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella. Una riunione sollecitata dagli stessi sindacati ieri con una lettera inviata al premier. Lunedì ci saranno presidi davanti alle Prefetture e saranno effettuati presidi permanenti davanti alla Camera dei Deputati ed al Senato fino alla conclusione dell'iter parlamentare previsto per la manovra. I presidi davanti al Parlamento si articoleranno il 12 e 16 dicembre presso Piazza Montecitorio dalle 16 alle 19; il 13 e 14 dicembre presso Piazza della Rotonda (Pantheon) dalle 16 alle 19; il 15 dicembre presso Piazza SS. Apostoli dalle 10 alle 12; il 17 dicembre Piazza Montecitorio dalle 9,30 alle 13. Lunedì prossimo a partire dalle 15 Camusso, Bonanni e Angeletti prenderanno la parola a piazza Montecitorio. Lunedì 12 stop di 3 ore anche nei trasporti con modalità stabilite a livello locale: sono escluse dalla protesta però tutte le attività di trasporto pubblico essenziale. Lo sciopero non si effettua nel trasporto aereo, nel trasporto pubblico locale, ferroviario e marittimo. Sono escluse anche le attività di soccorso stradale e dell'Anas. Aderisce alla protesta di tre 3 ore il personale dei porti, delle autostrade, dell'autonoleggio, del trasporto merci e della logistica, delle autoscuole e pratiche automobilistiche, del trasporto funebre e degli impianti a fune. Il 16 dicembre sarà la volta dei bancari che incroceranno le braccia unitariamente per l'intero pomeriggio in tutto il settore del credito e delle riscossioni. Le categorie del pubblico impiego di Cgil, Cisl e Uil hanno proclamato invece lo sciopero unitario di otto ore dei lavoratori pubblici per lunedì 19 dicembre. Sempre il 19 stop dei lavoratori di Poste italiane per le ultime tre ore di ogni turno. Infine i metalmeccanici della Cgil hanno deciso di anticipare a lunedì 12 dicembre lo sciopero generale inizialmente previsto per il 16. Otto ore di astensione dal lavoro per "contestare - spiega la Fiom Cgil - la manovra decisa dal governo e per denunciare la scelta della Fiat di estendere l'accordo di Pomigliano a 86mila dipendenti del gruppo". Intanto sono 1.300 gli emendamenti alla manovra presentati nelle commissioni Bilancio e Finanze della Camera. Del totale ne restano in piedi circa 850. "Il 30% è stato dichiarato inammissibile", ha riferito il presidente della commissione Bilancio, Giancarlo Giorgetti. "Il decreto varato dal governo - ha spiegato Giorgetti - ha un contenuto talmente eterogeneo che rispetto alle altre volte c'è stata più flessibilità sulle ammissibilità". "È verosimile che il governo porrà la fiducia per il cospicuo numero di emendamenti alla manovra", ha scritto su Twitter il presidente della Camera Gianfranco Fini.