«Distruggere è il nostro primo obiettivo»
Èuno dei punti della strategia indicata in un documento programmatico pubblicato sul web nell'agosto di quest'anno dal Fai, Federazione anarchica informale/Fronte rivoluzionario internazionale/Cooperativa artigiana fuoco e affini (occasionalmente spettacolare)/Brigata 20 luglio, uno dei gruppi della galassia anarco-insurrezionalista ritenuto tra i più pericolosi dagli analisti del Viminale. All'inizio del testo la rivendicazione dei pacchi bomba che nel marzo 2011 hanno portato al grave ferimento di un tenente colonnello della Folgore, del pacco bomba che ha ferito due impiegate degli uffici della Swissnuclear, in Svizzera, e il pacco bomba al carcere di Koridallos. Al primo punto «l'azione diretta distruttiva come elemento indispensabile e imprescindibile. Azione che può andare dal lancio di una molotov all'assassinio, senza alcuna gerarchia di importanza, ogni gruppo o individuo deciderà come meglio vorrà...». L'obiettivo è una «nuova guerriglia anarchica e nichilista, mille e mille fuochi ovunque contro il capitale». Il secondo punto: non farsi «mai i portavoce, rappresentanti di nessuno. Non rappresentiamo che noi stessi, in perenne rivolta contro l'esistente». Il terzo è «la solidarietà rivoluzionaria internazionale» affinché gli attacchi possano diventare «più visibili, più virulenti».