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«No a una patrimoniale regressiva. Il governo ci ripensi»

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Però,siccome facendo le cose in fretta qualcosa può sfuggire, chiediamo al governo di rivedere i parametri di una patrimoniale che ha la singolare caratteristica di essere regressiva». Con queste parole Benedetto Della Vedova, capogruppo di Fli alla Camera, lancia un chiaro messaggio al governo affinché si corregga una norma che rischia di tassare di più i risparmi delle famiglie e meno i patrimoni cospiqui. Onorevole Della Vedova può spiegare cosa intende per patrimoniale regressiva? «Intendo dire che questa manovra al posto di tassare i patrimoni finanziari al di sopra di una soglia, li tassa al di sotto. Infatti la manovra stabilisce che per il 2012 ci sia una sorta di patrimoniale dell'1 per mille su tutti i depositi derivanti da attività finanziarie e dell'1,5 per mille nel 2013. Al tempo stesso però viene fissato un tetto massimo di questa tassa a 1200 euro all'anno. Il che significa che se uno ha più di un milione e 200 mila euro nel 2012 si troverebbe a pagare solo 1200 euro di tassa e nel 2013 la soglia di "salvezza" scenderebbe a quota 800 mila. Quote che mi sembrano incongruenti». Quindi che cosa proponete? «Penso che il governo potrebbe fare una cosa di sinistra eliminando la caratteristica di regressività quindi togliendo le soglie entro le quali pagare la tassa e poi ne potrebbe fare una di destra destinando le risorse che deriverebbero dall'abbattimento di queste soglie diminuendo l'aumento delle aliquote regionali ovvero l'Irpef. Mi sembra un punto di maggiore equilibrio nel momento in cui si decide di tassare i patrimoni. Più difficile infatti sarebbe spiegare perché tassare solo quelli fino a un determinato scaglione e gli altri no». Eppure il rischio è che se si tassano i patrimoni più alti questi potrebbero essere trasferiti all'estero «Non è vero perché oggi spostare i patrimoni è più complesso di un tempo».

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