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Berlusconi: Monti tenga conto di noi

L'ex premier Silvio Berlusconi

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Silvio Berlusconi riunisce per oltre due ore lo stato maggiore del Pdl a palazzo Grazioli per decidere quale linea tenere sulla manovra economica illustrata dal premier Mario Monti e che entro la settimana sarà licenziata dalle Commissioni della Camera. Il tabù per il Cavaliere, così come per il resto del partito, rimane la reintroduzione dell'Ici sulla prima casa ed è proprio su questo punto che il Pdl proverà a dare battaglia nelle Commissioni. L'obiettivo è riuscire a strappare delle modifiche almeno almeno sulla tassazione della prima casa. La "missione" di entrare nel merito del testo, ipotizzando delle soluzione alternative, è stata affidata ad un gruppo di cinque esponenti del partito che avranno il compito di preparare eventuali emendamenti al testo. La strada resta in salita, ed il Cavaliere lo sa bene, tant'è che ancora una volta di fronte ai dirigenti pidiellini l'ex capo del governo è tornato a indicare il ricorso alla fiducia come unica soluzione per consentire di approvare velocemente il provvedimento senza evitare troppi malumori nel partito. "Questa non è la nostra manovra - ha messo in chiaro il Cavaliere - non è la manovra del Pdl, deve essere chiaro. Ma la votiamo solo per senso di responsabilità". L'ex premier ha ribadito come il suo partito rappresenti "il principale supporto del governo che deve dunque tenere conto di noi". Un atteggiamento quello fino ad ora tenuto dal partito che a detta dello stesso ex premier consente di recuperare consensi: "Ho guadagnato otto punti in più in apprezzamento personale". L'ufficio di presidenza del Pdl arriva alla vigilia di un altro appuntamento importante per il partito e cioè il congresso del Ppe a Marsiglia che vedrà domani il debutto ufficiale di Angelino Alfano che prenderà la parola in qualità di segretario del Pdl. Sempre domani ospite della prima sessione di lavori sarà Franco Frattini, ex ministro degli esteri che incentrà il suo intervento sulla primavera araba. La delegazione italiana (837 delegati e 51 ospiti) sarà guidata da Silvio Berlusconi che arriverà a Marsiglia giovedì mattina. Il Cavaliere, stando alla scaletta degli interventi e al protocollo, non dovrebbe prendere la parola anche se, più di qualche fedelissimo, confida che l'ex capo del governo dovrebbe invece intervenire. Lo avrebbe comunicato lo stesso Berlusconi a diversi dirigenti del suo partito. Il congresso del Ppe sarà l'occasione per parlare del progetto già annunciato da Alfano di una costituente italiana dei moderati. Un'operazione che guarda innanzitutto all'Udc di Pier Ferdinando Casini. E proprio l'ex presidente della Camera sarà il grande assente del congresso, al suo posto ci sarà Rocco Buttiglione. Salterà l'appuntamento anche il presidente di Montecitorio Gianfranco Fini.  

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