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La Camera lavorerà durante il ponte dell'Immacolata

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Mail sentiero per il quale passano i sacrifici previsti della manovra «salva-Italia» è strettissimo. I partiti hanno iniziato a incrociare le spade, ponendo l'accento sì sull'importanza delle misure per il sistema Paese, ma anche sugli ostacoli che per il proprio elettorato sono difficili da superare. Il presidente del Consiglio ha illustrato i contenuti della manovra a Camera e Senato ma il testo, di fatto, non è ancora arrivato. È all'esame del Quirinale per la verifica dei criteri di «necessità e urgenza», indispensabili per un decreto sul quale è stato necessario qualche ritocco tecnico dopo il Cdm. La firma potrebbe però arrivare velocemente e l'iter legislativo partire in tutta fretta. La commissione Bilancio della Camera è già in preallarme. Certamente lavorerà nel ponte dell'Immacolata. I partiti stanno già studiando gli emendamenti. Le indiscrezioni parlano di un testo «blindato nelle cifre» ma sul quale sarebbe possibile qualche modifica, se questa trova concordi tutti i partiti. La modifica che potrebbe con maggiore probabilità trovare spazio è quella avanzata dal Pd. Il capogruppo Dario Franceschini ha proposto di elevare da 1.500 a 2.000 euro il «balzello» sui cittadini che hanno in passato «regolarizzato» con lo scudo fiscale i capitali esportati illegalmente all'estero. Il gettito consentirebbe di far salire fino a 2.000 euro la soglia sotto la quale le pensioni saranno adeguate al costo della vita, soglia ora ferma a 950 euro. Ma anche il Pdl ha un dente dolente. Si chiama Ici sulla prima casa. «Noi - dice Fabrizio Cicchitto - non avremmo rimesso l'Ici sulla prima casa che avevamo tolto, provvedimento sul quale esprimiamo la nostra netta riserva». Il capogruppo Pdl teme però che modifiche possano minare l'equilibrio «politico» della manovra. Del resto lo stesso Silvio Berlusconi ha dato a Monti il suo consiglio. «Deve porre la fiducia altrimenti non credo ci sia la possibilità di approvare la manovra», dice l'ex premier con il quale concorda anche il leader Udc Pier Ferdinando Casini. «Per una volta tanto sono d'accordo con Berlusconi». Di certo la Lega, dall'opposizione, darà fuoco alle polveri degli emendamenti. Ma anche l'Idv ha detto che non voterà la manovra così com'è. Chiederà modifiche su lotta all'evasione, per abbassare la soglia no cash a 300-500 euro e fare controlli; per togliere il blocco all'adeguamento delle pensioni; per introdurre una patrimoniale. Ma caro ai dipietristi è anche il tema dei costi della politica.

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