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Plasmon-Barilla litigano nel piatto dei piccoli

La pubblicità che ha fatto infuriare Parma

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È guerra di «pastine», roba seria per i neonati, con accuse di pubblicità sleale tra Barilla e Plasmon. Tutto nasce da una pubblicità comparativa su una pastina per i più piccoli pubblicata su alcuni quotidiani da parte della Plasmon. «Azione grave, sleale, contraria a tutti i principi di un'informazione chiara, contraria alla sana concorrenza ed etica comportamentale» tuona la Barilla puntando il dito contro la pubblicità avente per oggetto i «piccolini Barilla», pastina destinata ai palati dei più piccini. Il fatto è che la Plasmon la affianca a un proprio prodotto, con sotto la specifica: «Pasta per i bambini», e «pasta per gli adulti» riferita al prodotto della concorrenza. Ieri il colosso alimentare di Parma ha pubblicato una pagina sulla stampa mazionale a difesa delle scelte dei genitori, che, sottolinea l'azienda in una nota, «sono attenti e consapevoli dell'impegno di chi lavora ogni giorno per garantire a loro e ai loro figli prodotti buoni, sani e sicuri». «Da 135 anni Barilla effettua continui controlli e test - continua la nota - per garantire la genuinità, la qualità e la sicurezza di ogni prodotto. Il rispetto per la trasparenza, per l'etica e per il benessere dei consumatori, per Barilla vengono sempre al primo posto». «La fiducia che tantissime mamme ci accordano ogni giorno - prosegue la nota di Barilla - è la diretta dimostrazione che le loro scelte sono fatte con consapevolezza e conoscenza della qualità dei nostri prodotti. Barilla difende la scelta e il diritto delle persone ad avere un'informazione corretta, che non li confonda attraverso la comparazione di prodotti fra loro assolutamente diversi, sviluppati per persone con bisogni differenti». Pronta replica della Plasmon, che evidentemente si aspettava la reazione dell'altrettanto noto concorrente: la nostra pubblicità è fondata su informazioni «vere, verificabili, complete e basate su dati analitici incontrovertibili. La normativa sugli alimenti per l'infanzia 0-3 anni impone limiti molto restrittivi per quanto riguarda la presenza di micotossine, metalli pesanti e pesticidi, distinguendo in modo netto tra baby food e alimenti per adulti. Solo i prodotti specificamente dedicati ai bambini di età compresa tra 0 e 3 anni sono formulati in conformità alle norme applicabili a questa delicata fascia di consumatori e rispettano i limiti per i bambini». «Nulla di tutto questo - precisa ancora Plasmon - è garantito dalle paste alimentari e dai biscotti destinati all'alimentazione dell'adulto. La campagna avviata da Plasmon è educativa e ha lo scopo di informare e chiarire che fino a 3 anni d'età i piccoli debbono alimentarsi».

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