Sarkò si accorge che «l'Europa rischia di essere spazzata via»
L'allarmeè dei più pericolosi e a lanciarlo è il presidente francese Nicolas Sarkozy durante il discorso di Tolone, tutto incentrato sulla crisi dell'eurozona di queste ultime settimane. Ed è proprio continuando ad ascoltare le parole di Sarkozy che si capisce quanto la sua preoccupazione sia reale. E così, se l'attuale situazione «è estrema», al tempo stesso «deve essere assolutamente chiaro che quello che è stato fatto per la Grecia, non si ripeterà più e che ormai nessun Paese della zona euro andrà in default». Però è sul futuro dell'euro e sulla sua salvaguardia che Sarkozy mette ben in chiaro i rischi che si correrebbero nel caso in cui la moneta unica fallisse: «La sua scomparsa avrebbe conseguenze drammatiche per i francesi, perché renderebbe il nostro debito insostenibile. Con l'uscita dall'euro, il nostro debito si raddoppierebbe». Quanto al ruolo della Bce, ha spiegato Sarkozy, «deve rimanere indipendente» anche se si è detto «convinto che, di fronte a un rischio di deflazione che minaccia l'Europa, la Banca centrale agirà». Mentre per quanto riguarda il fondo salva-Stati Efsf, questo «fornirá le risorse per mettere una barriera alla speculazione». Eppure, tralasciati i temi strettamente economici, il presidente francese ha voluto calcare molto la mano sull'Europa così come si è formata in questi anni. In primis è importante mettere mano al trattato di Schengen sulla libera circolazione delle persone che «deve essere ripensato e rifondato». Parole che non sono piaciute a Margherita Boniver, presidente Pdl del Comitato Schengen, che ha così ribattuto: «Con tutte le grane che ha Sarkozy che lotta contro i sondaggi che lo danno in bilico per la rielezione, sbaglia di grosso a minacciare il trattato di Shengen. La libera circolazione è una delle più grandi conquiste dell'Europa e non va demonizzato per i possibili risvolti della questione immigrazione». E così, se l'Europa va salvata, Sarkozy ha già pronta la scaletta dei lavori tanto che è lui stesso a dettarla: «Lunedì riceverò Angela Merkel e insieme faremo proposte franco-tedesche per garantire il futuro dell'Europa. Tutta l'Europa è più forte quando Francia e Germania sono unite: il trattato di Maastricht ha dei punti deboli e Francia e Germania stanno combattendo insieme per un nuovo trattato europeo». Ale. Ber.