Rush finale di Monti per preparare la manovra
Il premier Mario Monti accelera sulla manovra. Saranno giornate di lavoro intenso di qui a lunedì quando, in Consiglio dei ministri, saranno varate le misure di risanamento. Poche le indiscrezioni che trapelano da Palazzo Chigi dove ieri il premier si è chiuso al lavoro per tutta la giornata. Le parti sociali e le Regioni sono state convocate per domenica mattina. I sindacati sono in fibrillazione soprattutto per le voci relative ai correttivi al sistema previdenziale. Monti continua a rinnovare gli appelli al senso di responsabilità consapevole che la manovra non potrà che essere impopolare. Ieri ha lodato il via libera del Parlamento sul pareggio di bilancio in Costituzione che «dimostra la ferma volontà delle Camere e di tutto il Paese nel proseguire sulla strada del risanamento». L'iter parlamentare della manovra inizia alla Camera, dove già la prossima settimana approderà il pacchetto di provvedimenti in commissione mentre il via libera è previsto entro il 17 dicembre, per poi passare all'esame del Senato e concludersi, come chiesto dal governo e concordato con i presidenti Schifani e Fini, entro Natale. I partiti aspettano di conoscere le misure, restano in forse gli incontri tra i leader e il premier, mentre sono in corso contatti informali tra Monti, i ministri che stanno lavorando alla manovra e le segreterie politiche. Monti «farebbe bene a convocare le parti sociali», reclama il leader della Cisl Raffaele Bonanni e chiede un «confronto che serva a trovare soluzioni eque». Il sindacalista ha quindi auspicato «una soluzione che garantisca coloro che non hanno avuto mai garanzie». «Qui non si tratta di porre condizioni. Si tratta di dire le proprie idee. Noi le abbiamo. Le presenteremo e ci aspettiamo che non si rimanga sordi e disattenti», afferma il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e auspica che «le misure della manovra siano eque e non recessive. Una delle cose che chiediamo è di non tenere al riparo in questa vicenda chi ha di più». L'azione del governo è seguita con attenzione anche oltre Oceano. Obama ha subito espresso fiducia in Monti sottolineando il legame tra l'economia Usa e quella europea. Il segretario al Tesoro americano, Timothy Geithner, incontrerà Monti a Milano il 7 dicembre.