Primato del governo tecnico: è il più vecchio in Europa
Presenza delle donne sotto la media Ue e non in ruoli chiave
Ilgoverno Monti è quello con l'età media, 64 anni, più elevata sia fra i 58 che si sono susseguiti in Italia dal 1948, sia tra i 27 esecutivi europei attualmente in carica. È questo lo scenario messo in evidenza dall'associazione Openpolis che ha messo a confronto la composizione dei governi dei vari Paesi europei. Anche se l'aspetto anagrafico non compromette in alcun modo la caratura e il prestigio della squadra, sta di fatto che si presta ad alcune riflessioni. Innanzitutto che risulta in controtendenza rispetto alal storia repubblicana del nostro Paese che ha avuto 1.452 ministri con un'età media di 55 anni e anche rispetto all'Unione europea dove sono in carica 463 ministri di circa 50 anni. Ma andando a ritroso emerge che si tratta di una caratteristica dei governi tecnici. Infatti Pella in carica nel 1953 aveva 58 anni, Dini nel 1995, 62 anni e Monti ne ha 68. Lo stesso vale a livello europeo: dopo quello italiano, il più vecchio è un esecutivo tecnico greco con 58 anni di media. Mentre in Italia il pensiero dominante è che una situazione difficile possa essere affrontata con più competenza da una squadra di governo con un livello anagrafico più alto, in altri Paesi la pensano diversamente. Le economie più forti hanno governanti più giovani: il Cancelliere tedesco Angela Merkel ha 57 anni, il presidente francese Nicolas Sarkozy ne ha 56 mentre nel Regno Unito Cameron ha 45 anni. Inoltre ci sono ben undici primi ministri quarantenni. Se si stila una classifica in base all'anagrafe, emerge che tra i ministri europei nelle prime dieci posizioni troviamo solo 3 italiani e il ministro Giarda, con i suoi 75 anni, risulta il più anziano dell'Unione. L'altro capo della classifica è occupato per lo più da politici baltici e scandinavi. Emerge anche che negli altri Paesi i ministeri strategici vengono preferibilmente affidati a giovani. Sulle poltrone economiche-finanziarie, ci sono ministri trentenni in cinque Paesi quali Germania, Portogallo, Finlandia, Lituania, Lettonia mentre i quarantenni sono 8 nel Regno Unito, Francia, Bulgaria, Lussemburgo, Paesi Bassi, Estonia, Sveiza, Malta. Fra le 27 Nazioni spicca invece la Danimarca dove il premier ha 44 anni, il titolare dell'Economia 26 e quello della Salute 28. Se per i giovani in Italia la strada è in salita non va meglio per le donne. Nel governo Monti ce ne sono solo 3 su 18 ovvero una quota pari al 16,6%. La situazione però non è così inferiore rispetto alla media europea pari al 19,7%. Peraltro nella storia della Repubblica italiana in 36 casi su 58 non c'è stata nessuna donna ministro. Il che dimostra che nel Vecchio Continente la presenza femminile rilevante è ancora un traguardo lontano. Lo conferma anche l'analisi delle posizioni chiave all'interno dei governi, ovvero del premier, del ministro dell'Economia e degli Esteri. Queste sono ricoperte solo da 11 delle 104 donne ministro. In quattro Paesi, Danimarca, Austria, Finlandia e Lituania, si hanno donne nei ministeri economico-finanziari mentre solo in Germania, Danimarca e Slovacchia sono sulla poltrona di premier.