Il pontefice innamorato del Cristo
Èun libro di ricerca. Perché né il credente è esente dal dubbio, né può esserlo il non credente". Parola di Enrico dal Covolo, rettore dell'Università Lateranense di Roma. Dal Covolo presenta oggi il secondo volume del Gesù di Nazaret all'Università di Messina, una delle università selezionate dalla Libreria Editrice Vaticana per il progetto "Gesù di Nazaret all'università". Un libro che Benedetto XVI - slegandolo dal Magistero - ha scritto da professore universitario. Che pure, da Papa, decise di non andare in visita alla Sapienza di Roma, per evitare gli annunciati disordini. E che oggi entra nelle università con il suo Gesù di Nazaret. Dall'ingresso in Gerusalemme alla risurrezione. "Mi sembra che così - afferma Enrico Dal Covolo - il Papa rimanga fedele alla sua vocazione di docente universitario. Dopo il rifiuto immotivato da parte di alcuni docenti e studenti della Sapienza, il Papa non demorde rispetto al suo desiderio di porsi in rapporto con il mondo accademico. Ed è provvidenziale che il rinnovato dialogo di Benedetto XVI con il mondo delle università - un dialogo che non si è mai spento - riparta proprio con questo libro". E - ricorda il rettore dell'Università del Papa - "con la scelta di renderlo un atto non di magistero (e possiamo notare che il Papa stesso ha affermato che è il risultato della riflessione di una vita) Benedetto XVI ha aperto alla ricerca sulla figura del Gesù di Nazaret". Dal Covolo confida di aver letto il volume in maniera "molto esistenziale". Ma è un libro esistenziale anche per il Papa? "C'è ovviamente uno spazio autobiografico, dato che è un lavoro che completa la ricerca di una vita. Ma il libro non è autobiografico. È un libro scientificamente fondato, in cui il Papa prova a raccontare in maniera oggettiva la sua visione, la sua ricerca riguardo la vita e la figura di Gesù". Una figura che spesso è vista solo dal lato umano (rivoluzionario, filosofo, maestro). Ma, spiega Dal Covolo, proprio perché il libro "è scritto da un innamorato di Cristo, bisogna essere innamorati di Cristo per capire tutti gli angoli della figura di Cristo. Farla capire anche a chi non crede è la sfida del Pastore". A. G.