Berlusconi: "Ho recuperato quattro punti, il Pdl due"
Gongola Silvio Berlusconi. Se ne sta chiuso ad Arcore. Guarda e riguarda i sondaggi e confessa ai deputati che lo chiamano: «Ecco, siamo risaliti. Il mio personale consenso, da quando abbiamo lasciato il governo, è cresciuto di quattro punti. Quello del Pdl di due». Il Cavaliere non molla. Pensa di rientrare. Ha in testa un solo pallino: il voto. Anche se non c'è una data e anche se al momento la legislatura sembra arrivare al termine della primavera 2013, l'ex premier è concentrato solo sulle urne. Studia e ristudia, commissiona nuove indagini demoscopiche che sta preparando Alessandra Ghisleri, la sua sondaggista di fiducia. Analizza i dati che arrivano, aggiunge nuove domande da formulare e cerca il nuovo del Pdl che sarà comunque ufficializzato nel congresso che dell'anno prossimo (sempre che non si vada a votare per le Politiche). Come è possibile che Berlusconi sta zitto, questa settimana ha dispensato appena qualche battuta allo stadio in occasione di Milan-Barcellona, e cresce nei consensi? Spiega un fedelissimo del Cavaliere: «Da giorni si parla ci Ici, Imu, aumento di Iva, patrimoniale, tasse su tasse. Lo abbiamo provato anche noi, l'incertezza aumenta la paura, il panico. Sale lo spread e crollano i voti, è matematico». Il leader del Pdl resta nascosto. Ieri sarebbe dovuto andare a Verona per la convention organizzata da Carlo Giovanardi. Ma ha deciso di far slittare il suo intervento a oggi. «Berlusconi ci ha confermato che sarà presente al nostro convegno - rivela l'ex sottosegretario - ma verrà domani mattina. Sarà qui da noi alle 11». Interverrà assieme ad Angelino Alfano. I maligni sostengono che la scelta sia dovuta al fatto che se avesse parlato ieri avrebbe fatto il pienone mentre oggi per il segretario del Pdl ci sarebbero state le poltrone vuote. Sarà, spiegazione poco convincente perché il programma è stabilito da mesi. Comunque oggi il Cavaliere finirà lo stesso per oscurare l'intervento del segretario politico del suo partito. Di sicuro rimarcherà che non è uscito di scena. E lo si capisce anche dalle parole di Maurizio Lupi, che ieri ha parlato proprio a Verona: «Berlusconi non ha fatto nessuna scelta sotto ricatto, la storia di questi 17 anni lo ha dimostrato. Berlusconi tornerà a vincere le elezioni nel 2013 perché questo Paese deve tornare ad essere governato dal centrodestra, possibilmente allargato ai nostri amici del Ppe». «La scelta che ha fatto Berlusconi - ha proseguito Lupi - è stata sofferta e responsabile. Siamo di fronte a un democrazia sospesa e i giorni che passano lo rendono evidente, e renderanno merito al lavoro che il presidente del consiglio ha fatto. Non c'è stato passo indietro della politica ma passo avanti della politica con la p maiuscola».