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E ora il Financial Times dà ragione al Cav

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IlFinancial Times osserva quello che sta accadendo in Europa e affida a Tony Barber un commento intitolato Ecco perchè i leader europei danno il benvenuto a Monti. Ma quello che è più interessante è che, dopo mesi in cui il principale quotidiano economico del Regno Unito ha attaccato il Cav, ora gli riconosce l'onore delle armi: «Berlusconi - prosegue Barber - non si è mai stancato di ripetere che la sinistra non rappresentava un'alternativa credibile al suo governo. Lasciando da parte i giudizi negativi sulla sua coalizione nei suoi giorni morenti, resta il fatto che aveva centrato la questione». Anche quando la sinistra ha vinto le elezioni, nel 1996 e nel 2006, Barber sottolinea infatti come quei governi siano caduti in fretta a causa della mancanza di una «stabile maggioranza parlamentare». «Queste tensioni non sono sparite», conclude. «Persino con un mandato popolare il centrosinistra farebbe fatica ad approvare le misure impopolari richieste da Germania, Francia, Unione Europea, Bce e Fmi». «D'altra parte, anche i governi di Romano Prodi erano affidati in parte a tecnocrati». Questo per rassicurare gli italiani che alla guida dell'economia non vi era gente «guidata dall'ideologia di sinistra». Barber ricorda infatti che la sinistra italiana di oggi proviene in gran parte dall'ex partito comunista, «il più grande dell'Europa occidentale». Una fortuna, quella dell'ex Pci, che si ebbe come reazione «alla terribile eredità lasciata dall'era fascista di Mussolini».

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