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Guarguaglini a Palazzo Chigi. Incontro con Catricalà

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Dueincontri nella giornata di ieri: il primo tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà e il presidente della holding, Pierfrancesco Guarguaglini ieri mattina a Palazzo Chigi. Il secondo, nel pomeriggio a piazza Monte Grappa, sede del gruppo, dove si è recato un importante emissario dell'esecutivo. Sul tavolo in tutte e due i casi lo stesso argomento: la posizione del presidente Guarguaglini e quella della moglie Marina Grossi, amministratore delegato di Selex sistemi integrati, entrambi indagati dalla procura di Roma nell'inchiesta sugli appalti Enav, che sta rischiando di travolgere Finmeccanica. Ormai da quasi ogni parte si chiede un loro passo indietro, ma nè Guarguaglini nè Grossi sono disposti a lasciare senza condizioni. Per ora la situazione è di stand by, ma come spiegano diverse fonti, il negoziato è aperto e proseguirà nei prossimi giorni, anche perché ciò che si sta cercando di evitare è una vera e propria resa dei conti in Cda, che potrebbe portare addirittura a un azzeramento dello stesso. A riprova che l'intenzione è arrivare a una soluzione negoziata c'è il fatto che il board di Finmeccanica non è ancora convocato. Resta l'indicazione del 28 o del 29, ma ieri sera i consiglieri non hanno ricevuto alcuna convocazione e visto che sono necessari tre giorni di preavviso per riunire il board, è facile prevedere a questo punto che come minimo si vada alla data del 29. L'esito della vicenda è tutt'altro che scontato, ma vista la ferma presa di posizione del governo la soglia minima a questo punto pare quella di una remissione da parte di Guarguaglini delle deleghe in capo a lui e cioè strategie e relazioni esterne. «Sono giorni che l'Italia dei Valori denuncia il sistema di malaffare che gravita intorno alla vicenda Finmeccanica. Non ho mai parlato di offerte di denaro o di mazzette né mai le avremmo accettate. Ribadisco, quindi, che la nostra denuncia politica è contenuta in diverse interrogazioni presentate da tempo in Parlamento e fa riferimento al sistema dei posti, delle consulenze e delle poltrone che si danno alla politica in cambio di favori», ha dichiarato o il presidente dell'Italai dei valori Antonio Di Pietro.

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