Ultimatum europeo: Atene presenti il piano di austerità entro fine mese
Salvoimprevisti, dovranno tornare ad Atene entro dicembre, per continuare il controllo sull'andamento dell'economia greca che prevede l'esame dei progressi registrati sull'attuazione dei due programmi economici precedenti - il Memorandum e il Programma Economico a Medio Termine - e l'avvio delle trattative per il nuovo accordo economico-finanziario del 26 ottobre, che prevede la concessione alla Grecia di un pacchetto di aiuti da 130 miliardi. Il debito di Atene è arrivato a 360,3 miliardi, pari al 165,3% del pil. Se tutto andrà per il verso giusto, la Grecia incasserà entro marzo la prima tranche da 80 miliardi. Per ora comunque, al posto dei dirigenti della troika, hanno ripreso a lavorare i tecnici della troika, che devono passare al setaccio i buchi nel bilancio 2011 e le misure previste dal bilancio del 2012. Ieri il presidente dell'Eurogruppo Jean-Claude Juncker al termine dell'incontro con il premier greco Lucas Papademos a Lussemburgo ha sottolineato che Atene deve presentare un impegno scritto sulle misure di austerità entro il 29 novembre. «Non è previsto che Papademos si presenti con una lettera in tasca - ha spiegato Juncker - ma avrà l'impegno scritto da parte del governo greco prima del prossimo Eurogruppo» programmato per il 29 novembre e se Atene non troverà «un accordo politico trasversale, non avrà luogo l'esborso della nuova tranche di aiuti europei». Intanto i sindacati hanno indetto un nuovo sciopero generale per il 1° dicembre contro il piano di austerità. «Il governo è cambiato - dice il Gsee, il sindacato dei lavoratori privati - ma le misure inique non sono cambiate affatto». Anche l'Adedy, il sindacato del pubblico impiego ha aderito allo sciopero, il sesto quest'anno. Ormai in Grecia, arrivata al terzo anno di recessione e con la crisi economica galoppante, non c'è una sola famiglia che non abbia un disoccupato. Lo riferisce uno studio dell'Organizzazione ellenica per l'occupazione delle risorse umane (Oaed). Secondo i dati, come riferisce il quotidiano Athens News, la lista dei disoccupati registrati è cresciuta di 55.000 unità nell'ultimo mese e di 294.845 da un anno a questa parte. Attualmente, secondo l'Oaed, ci sono 813.442 disoccupati in Grecia e oltre la metà di essi hanno più di 30 anni, mentre circa 280.000 sono senza lavoro da oltre un anno. Negli ultimi due anni, il tasso di disoccupazione è schizzato alle stelle raggiungendo il livello senza precedenti del 18,4%, secondo i dati dell'Istituto di statistica ellenico Elstat, cifra che è più del doppio del tasso di disoccupazione (7%) nel 2008. Inoltre le prospettive di trovare un altro impiego sono scarse: i posti liberi nel mese di ottobre erano solo 75.633, con un calo del 9,7% rispetto a settembre scorso e del 17,43% rispetto a ottobre 2010. La settimana scorsa, Savvas Robolis, direttore del dipartimento del lavoro della Confederazione Generale del Lavoro ellenica (Gsee), ha lanciato l'allarme affermando che nel Paese il numero dei disoccupati ha ormai superato quello delle persone che lavorano. «In Grecia - ha detto - ci sono 4,1 milioni di lavoratori e 4,5 milioni di disoccupati».