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Per il dopo-Passera verso la soluzione interna

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IlProfessore bresciano ha proseguito nel week end le consultazioni tra i soci. Non si è tenuto invece quell'incontro plenario con gli enti di cui si era parlato nei giorni scorsi e che potrebbe rappresentare un passaggio importante nella scelta del successore di Passera. Così come non è ancora stato convocato il consiglio di sorveglianza che dovrà formalmente indicare il nome del nuovo consigliere delegato. Un segno del fatto che, come confermano all'interno di una fondazione, «i tempi non sono ancora maturi». Intenzione dei soci e dello stesso Bazoli è chiudere la partita in tempi rapidi così da sottrarre la banca, in un contesto di mercato particolarmente turbolento, al rischio di scossoni in Borsa. Fino alla scelta del successore, sarà il direttore generale vicario Marco Morelli a coprire la vacatio del consigliere delegato. Dopo i dinieghi di Vittorio Colao, ad di Vodafone, e di Andrea Guerra, numero uno di Luxottica, sono circolati i nomi di alcuni banchieri esterni, come Giampiero Auletta Armenise, uno dei pupilli di Bazoli, Massimo Tononi, Giovanni Gorno Tempini, Victor Massiah, Fabio Gallia, Claudio Costamagna. Nomi su cui per ora non sembra essersi coagulato il consenso necessario da parte grandi fondazioni (Compagnia Sanpaolo, Cariparo, Cariplo, Carifirenze, Carisbo). In questo contesto sembra aver ripreso consistenza l'ipotesi di una scelta interna, con la promozione di uno dei due direttori generali, Gaetano Miccichè (che porta in dote i solidi risultati della divisione corporate) e Morelli, responsabile della Banca dei territori. Morelli ha il sostegno della Compagnia Sanpaolo, primo azionista di Intesa con quasi il 10% del capitale, che ne sponsorizzò l'approdo a Cà de Sass.

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