Ed è polemica sul numero dei consiglieri
SonoPd e La Destra di Storace innanzitutto - stranamente sulle stesse posizioni - ad attare Monti e Alemanno, accusandoli di utilizzare questo secondo decreto su Roma Capitale per aumentare i posti dei consiglieri comunali. «Sui costi della politica Monti comincia malissimo.... Ieri avevamo salutato favorevolmente la volontà di varare il decreto su Roma capitale, ma apprendiamo che il provvedimento conterrà il ritorno dei consiglieri comunali a 60. Non è una cosa normale in tempi di denuncia dei costi della politica. Roma ha bisogno di poteri, non di 60 biglietti da visita con scritto onorevole», scrive su Facebook il segretario nazionale de La Destra, Francesco Storace. Dai democratici capitolini arrivano poi le stoccate più pesanti: «È davvero sorprendente e vergognoso che in un periodo di crisi e di rigore per il Paese, Alemanno stia pensando di utilizzare il secondo decreto su Roma Capitale che domani (oggi, ndr) il Governo Monti approverà, per aumentare i posti in Giunta e i consiglieri comunali - attacca il segretario del Pd Roma, Marco Miccoli - In questo modo si rischia di bloccare il provvedimento che, ricordiamo ad Alemanno, serve esclusivamente per aumentare i poteri a Roma e non far sistemare al sindaco i suoi problemi di spartizione di potere fra le varie componenti del Pdl. Chiariamo in maniera diretta al sindaco, e indiretta al presidente del Consiglio Monti, che il Pd è contrarissimo a questo aumento di poltrone che, purtroppo, è invece una operazione fatta e pensata dal sindaco Alemanno e dalle correnti del Pdl che lo tengono in piedi», aggiunge. Per l'ex sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro, sarebbe, al contrario «assurdo tagliare il numero dei consiglieri a 48 nel momento in cui riconosciamo a Roma prerogative, funzioni e poteri più ampi».