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Monti: interventi su lavoro, fisco e Ici

Un commesso porta un bicchiere d'acqua al premier Mario Monti in aula al Senato

"Nessun potere forte dietro il governo"

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Il nuovo presidente del Consiglio alla prima prova parlamentare. Mario Monti illustra il suo programma di governo al Senato, aula nella quale questa sera dovrà incassare la fiducia. Prima di dare la parola a Monti, il presidente del Senato Renato Schifani, ha letto la lettera con cui l'ex premier Silvio Berlusconi ha rassegnato al capo dello Stato le proprie dimissioni. Schifani poi ha letto anche la la missiva con cui il nuovo premier Mario Monti ha comunicato al Senato la composizione del suo gabinetto e le deleghe ai ministri. Per tutta la durata delle comunicazioni della presidenza, Monti è rimasto seduto ai banchi del governo, circondato dai ministri. Poi il presidente del Consiglio, seduto tra i ministri degli Esteri Giulio Terzi di Sant'Agata e il ministro dell'Interno Annamaria Cancellieri, ha iniziato ad esporre nell'aula del Senato il programma del governo. GOVERNO DI IMPEGNO NAZIONALE "È con grande emozione che prendo la parola per la prima volta in quest'Aula accresciuta anche per l'accoglienza che mi avete riservato", ha esordito il premier dicendosi "onorato" di far parte del Senato. Il Professore ha ringraziato il capo dello Stato, l'ex premier Silvio Berlusconi e il presidente del Senato Schifani. "Il Parlamento è il cuore pulsante di ogni politica di governo, snodo decisivo per il rilancio della vita democratica. Al Parlamento vanno riconosciuti dignità, credibilità e autorevolezza. Da parte mia e nostra ci sarà sempre una chiara difesa del suo ruolo del Parlamento", ha detto Monti che per il suo esecutivo ha detto di voler "usare questa espressione: governo di impegno nazionale. Significa assumere su di sé il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali fondandole sul senso dello Stato".   IL FUTURO DELL'EURO DIPENDE DALL'ITALIA La mia "missione" non è "semplicissima", ha detto il presidente del Consiglio. "Ho inteso il mio servizio allo Stato non con la supponenza di chi si considera un tecnico che viene a dimostrare l'asserità superiorità della tecnica sulla politica. Spero che il governo possa contribuire in modo rispettoso a riconciliare maggiormente i cittadini alle istituzioni, i cittadini alla politica". "L'Europa vive momenti più difficili dal secondo dopo-guerra", avverte Monti  citando "il progetto di grandi uomini politici come Adenaur, Schumann e, vorrei sottolineare, Alcide De Gasperi".  "La fine dell'euro disgregherebbe il mercato unico" perché questa crisi "ha risentito di un difetto di governance" in Europa. Pertanto "il futuro dell'euro dipende anche da quello che farà l'Italia. Dovremo convincerli che abbiamo imboccato la strada della riduzione del rapporto tra debito e pil, debito che oggi è al livello di 20 anni fa ed è il terzo più alto". In quest'ottica Monti ha fiducia che "la politica debba essere sempre più e di nuovo riconosciuta il motore del Paese".   TAGLIO DELLE PROVINCE "Nel ventennio trascorso molto si è fatto per il riequilibrio dei conti pubblici, sebbene alzando leva fiscale più che riducendo la spesa pubblica corrente. Si tratta di sforzi frustranti dalla assenza di crescita che ha annullato i sacrifici fatti. Non saremo credibile neppure nel perseguimento di questi obiettivi se non c'è crescita", afferma il premier. Lo spread dipende dalla capacità del Paese di fare riforme anche e soprattutto riforme di lungo periodo perché "le scelte degli investitori che acquistano debito pubblico sono guidate dalle loro aspettative su come sarà l'Italia fra dieci e vent'anni", ha detto Monti. "Davanti ai sacrifici che saranno richiesti ai cittadini sono ineludibili interventi sui costi del funzionamento degli organi elettivi", ha detto Monti tracciando un percorso di riduzione dei cosiddetti costi della politica. Il riordino delle Province "può essere disposto con legge ordinaria, la riforma della Costituzione potrà completarne il processo". Tra gli obiettivi del governo la "lotta all'evasione fiscale non solo per aumentare il gettito ma anche per abbattere le aliquote".   FISCO E ICI "L'esenzione dall'Ici delle abitazioni principali è una anomalia del nostro ordinamento", ha detto il presidente del Consiglio che annuncia che sarà necessario "riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare". "I sacrifici per risanare il debito e far ripartire la crescita saranno equi": più le riforme saranno eque, ha spiegato Monti, più saranno efficaci. La pressione fiscale in Italia "è elevata": potrà essere ridotta "dopo la spending review" ma nel frattempo "può essere modificata per renderla più favorevole alla crescita". Ovvero, spiega il premier Mario Monti in Senato, con una "riduzione del peso delle imposte e contributi che gravano sul lavoro e sulla produzione, finanziata da un aumento del prelievo sui consumi e sulla proprietà". NUOVI CONTRATTI DI LAVORO Una delle priorità del governo sarà il lavoro per i giovani. "Dobbiamo porci l'obiettivo di eliminare i vincoli che impediscono di sfruttare le potenzialità dei giovani", ha detto il premier Mario Monti annunciando "misure che valorizzino le capacità individuali e eliminino ogni possibilità di coptazione". "L'Italia ha bisogno dei suoi talenti", sostiene il Professore. "La mobilità è la nostra alleata: mobilità sociale e geografica", afferma ancora il premier. "Interverremo sul mercato del lavoro", ha affermato. "Nel mercato del lavoro alcuni sono fin troppo tutelati, mentre altri sono privi di tutela. Ci dovrà essere un sistema più equo". Le riforme saranno applicate solo "ai nuovi rapporti di lavoro" e dovranno "facilitare la crescita della produttività". "L'inserimento e la permanenza al lavoro delle donne è una questione indifferibile. Bisogna conciliare le esigenze del lavoro e della famiglia oltre che di sostegno alla natalità". Il governo studierà pertanto "una tassazione preferenziale per le donne". "Il tentativo che vi chiedo di sostenere ' difficilissimo, difficilissimo, altrimenti ho il sospetto che io oggi non sarei qui". Mario Monti si concede una rapida battuta al termine di un discorso programmatico impegnativo per il governo, il Parlamento e il Paese. "Se sapremo arrivare a un confronto costruttivo - ha affermato volto verso i banchi dei senatori, avremo la possibilita' di riscattare il Paese".  

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