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Bersani e Berlusconi diano la fiducia solo se si dice no a una Bce tedesca

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Vistoche i due partiti decisivi, il Pd e il Pdl, hanno deciso improvvidamente una soluzione che già declasserebbe l'Italia a democrazia minore, svuotata di senso, almeno ci sia un soprassalto di intelligenza e di amore per il Paese». È Giuliano Ferrara a lanciare la proposta: «Berlusconi e Bersani - dice il giornalista - si incontrino direttamente, invece di delegare ai loro portaparola future nebbiose mediazioni, e dicano con chiarezza che questo governo può nascere, può ottenere la fiducia in Parlamento, solo e soltanto se il primo punto delle sue dichiarazioni programmatiche sarà che l'Italia chiede perentoriamente, con un calendario sicuro e ravvicinato, la trasformazione immediata della Banca centrale europea in prestatore di ultima istanza». «La grande menzogna è saltata -, dice Ferrara - In modo drammatico, ora per ora. I numeri dicono che l'attribuzione di una crisi del debito italiano alla credibilità fragile del governo Berlusconi era una mascalzonata propagandistica di cui gli italiani potrebbero essere chiamati a breve a pagare il conto. Non era così, sottolinea Ferrara. Il debito pubblico aggredito non è solo quello italiano, e il contagio riguarda tutti, è una malattia destinata a diventare cronica».

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