Stretto tra Colle e Cgil Bersani spera in un esecutivo senza politici
Cosìun parlamentare Democratico fotografa il momento che il partito sta vivendo. Forse per questo ieri sera, dopo una giornata di silenzio di Pier Luigi Bersani, il coordinatore della segreteria Maurizio Migliavacca diramava una nota che era un capolavoro di "non detto". «Sono ore delicatissime - spiegava -. L'Italia è in piena emergenza. Il Partito democratico è pronto a sostenere gli sforzi che stanno facendo il presidente della Repubblica e il senatore Monti. In questo momento serve senso di responsabilità da parte di tutti, senza sotterfugi». Cioè tutto è nelle mani del Colle e dell'uomo che il presidente della Repubblica ha scelto per formare il nuovo governo. Sono loro che, in questo momento, decidono la linea della principale forza di opposizione. Bersani è nei fatti commissariato. Non ha la libertà di manovra di Antonio Di Pietro che da subito si è mantenuto ad una certa distanza. Né di Nichi Vendola che, fuori dal Parlamento, può permettersi di giocare la sua partita. Né di Silvio Berlusconi che dopo il videomessaggio di domenica sera sembra pronto a dare battaglia fino alla fine. Non a caso i suoi continuano a insistere sul fatto che il nuovo esecutivo sia composto esclusivamente da "tecnici". Un modo come un altro per non mettere la faccia su misure che si preannunciano piuttosto dure. Bersani vorrebbe tenere una posizione molto simile, ma non può. Dopotutto il primo a ipotizzare una formazione con ministri "tecnici" e sottosegretari "politici" era stato proprio il Capo dello Stato. Così, ancora una volta, la sua speranza è che alla fine la "testardaggine" del Pdl abbia la meglio. Ma non è l'unico problema che il segretario deve affrontare. Stamattina la delegazione del partito verrà ricevuta da Monti con il quale parlerà, oltre che della composizione, del programma del nuovo esecutivo. Ospite di In mezz'ora Massimo D'Alema ha spiegato che «la lettera della Bce non è un programma di governo ma un quadro riferimento di di cui il governo tiene conto». E ora la domanda che circola è una sola: cosa farà il Pd nel momento in cui Monti dovesse mettere sul tavolo alcune delle ipotesi che circolano in questi giorni? Si parla ad esempio della reintroduzione dell'Ici. E sul tema la Cgil con Susanna Camusso ha già fatto sapere che «si inizia maluccio». Il sindacato è pronto ad alzare le barricate anche su pensioni e articolo 18. E mentre l'Idv resta fermo sulle sue posizioni («decidiamo dopo aver conosciuto programma e squadra»), a Bersani non resta che dal Colle qualcuno gli dica che fare. Nic. Imb.