«In agenda anche la riforma del Porcellum»
Dopotuttola Corte Costituzionale non si è ancora espressa sull'ammissibilità del referendum promosso da oltre un milione di cittadini italiani. Ma i referendari non hanno alcuna intenzione di abbandonare la battaglia. E per questo hanno deciso di rivolgersi a Giorgio Napolitano. «Nel momento in cui si appresta a conferire l'incarico per la formazione del nuovo governo - scrivono nel loro messaggio il presidente del Comitato per il referendum per i collegi uninominali Andrea Morrone e il coordinatore politico Arturo Parisi - ci rivolgiamo a lei come garante della Costituzione affinchè nel mandato di governo costituisca riferimento qualificante la domanda di oltre 1.200.000 cittadini rivolta alla abrogazione della attuale legge elettorale per evitare il rischio che anche la prossima consultazione politica sia regolata da una legge che pressocchè tutte le forze politiche hanno avuto modo di definire non più difendibile».