«L'euro è un inganno agli italiani»
Oraperò nessuno ci chieda di sostenere un governo tecnico che, a quanto sembra toccherà le pensioni e metterà l'Ici sulla prima casa e la patrimoniale». Con queste parole Maurizio Fugatti, deputato della Lega Nord e segretario "nazionale" del Trentino, ha voluto sintetizzare la posizione del movimento nella giornata delle dimissioni del premier. Onorevole Fugatti, indiscrezioni raccontano di un Bossi che si sarebbe sentito tradito dal Cav. Crede che la decisione del Pdl di appoggiare un ipotetico governo Monti condizionerà le vostre decisioni per future alleanze? «Una cosa è certa, noi in questo governo non entreremo. Poi, per quello che riguarda il futuro, è presto per prendere decisioni. Di sicuro, se la rottura fosse di lungo periodo e il Pdl appoggiasse misure dure soprattutto per il Nord allora non potremo far finta di nulla». La Lega è già pronta all'opposizione. Nel suo discorso in Aula però sembrava che oltre a osteggiare questo nuovo esecutivo voi siete pronti a criticare l'euro e l'Europa. «È un dato di fatto. Solo dieci anni fa Prodi e Ciampi festeggiarono l'euro come l'Eldorado e introdussero una tassa per entrare nella moneta unica. Oggi l'euro è entrato in crisi perché si è costruita l'Europa monetaria ma non politica. Oggi gli italiani hanno capito che la tecnocrazia europea ha costruito per loro uno dei più grandi inganni. E ci preoccupa che, a spiegarci come difenderci dal debito, siano gli eredi di coloro che quel debito pubblico lo hanno creato. Questo è scandaloso». Crede quindi che sarebbe meglio uscire dall'Euro? «Di sicuro non lo decido io. Constato però che in Italia ci sono due economie. Il Nord ha tutti i numeri per stare nell'Europa. La crescita del suo prodotto interno lordo si aggira attorno al 2% (dati al di sopra della media europea) mentre il mezzogiorno invece non cresce (solo lo 0,2%). Su questo bisogna che ragioni chi governerà il Paese». Con la vostra decisione di andare all'opposizione comporterà anche le dimissioni dei vostri colleghi Presidenti di commissione? «Non glielo so dire. È una decisione che prenderà Bossi. Da regolamento comunque non si prevede alcuna mozione di sfiducia nei confronti dei presidenti in carica». Ale.Ber.