Il professore incontra Casini. Poi telefonata con Fini e Rutelli
Illeader di Fli, Gianfranco Fini (che sarà comunque al Quirinale in quanto presidente della Camera), e il numero uno dell'Udc Pierferdinando Casini hanno chiarito di voler parlare con una voce sola. Per rafforzare la coalizione. Anche se c'è chi crede che dopo le dimissioni di Berlusconi, Casini possa smarcarsi e giocare una partita diversa. Ovviamente il resto è fantapolitica ma l'avvicinamento tra il terzo polo e la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia, potrebbe sfociare, magari a primavera, nella candidatura a premier proprio della leader delle imprese italiane. Soprattutto in chiave anti-Montezemolo. Ora, infatti, il presidente della Ferrari è nelle condizioni migliori per scendere in campo. Intanto ieri Casini ha incontrato il senatore e prossimo premier Mario Monti. Mentre Gianfranco Fini ha avuto con il professore un colloquio telefonico. A cui è seguito quello con Rutelli. Intanto l'Api conquista l'adesione di Santo Versace, eletto con il Pdl e poi passato al Misto. «Oggi, nel giorno in cui il governo Berlusconi si dimette e si avvia una nuova fase politica, ho deciso di schierarmi con Alleanza per l'Italia - spiega Versace - perché ritengo sia necessario rafforzare il terzo polo in vista di una stagione di grandi scelte cui sarà chiamata la politica italiana. La crisi del berlusconismo si è consumata per mancanza di politica e per la paura di dire agli italiani la verità». Dal canto suo Rutelli ha dato il benvenuto «a un uomo che ho imparato a stimare all'epoca in cui lui presidente della Camera nazionale della moda e io sindaco di Roma organizzammo eventi per la moda italiana che tutti ancora ricordano. Con l'arrivo di Santo Versare cresce Api e cresce il Terzo Polo». Dal canto suo il numero due di Fli, Italo Bocchino, tenta di fare la pace con il Pdl: «Con le dimissioni di stasera finisce il braccio di ferro fra Berlusconi e Fini e chi come noi ha contrastato il presidente del Consiglio a viso aperto quando era potente non si accoda a chi lo abbandona adesso che è caduto». E aggiunge: «A questo punto non ci interessano più i vinti o i vincitori, il Paese ha bisogno che nasca quanto prima il governo Monti, che sarà un governo di responsabilità politica e di ricostruzione nazionale».