Consultazioni in corso al Quirinale
Con l'arrivo al Quirinale del presidente del Senato Renato Schifani, sono iniziate le consultazioni del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la formazione del nuovo governo dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi da presidente del Consiglio. Le consultazioni si concluderanno nel pomeriggio, dopo che, alle 17,15, il presidente Napolitano avrà incontrato la delegazione del Pdl. Renato Schifani ha lasciato il Quirinale senza rilasciare alcuna dichiarazione. Dopo il presidente del Senato a colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è andato il presidente della Camera Gianfranco Fini. Dopo questi primi due colloqui istituzionali, è la volta delle forze politiche rappresentate in Parlamento. IL TERZO POLO APPOGGERA' MONTI "Abbiamo espresso l'auspicio che il governo duri fino alla fine della legislatura". Queste le parole del leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini al termine della consultazione del Terzo Polo al Quirinale. "Tatticismi e furbizie non sono ammesse. Abbiamo espresso la nostra gratitudine a Napolitano per l'autorevolezza e l'equilibrio con cui ha governato qusto complesso momento. "I partiti sono a un bivio - ha avvertito Casini - o speculano sulla situazione per qualche tornaconto elettorale o si assumono la responsabilità di salvare il paese come noi abbiamo sollecitato per primi e da soli in questo periodo". Della delegazione del Terzo Polo faceva parte anche il segretario Udc, Lorenzo Cesa, il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, il capogruppo di Fli alla Camera, Benedetto Della Vedova, il leader di Api, Francesco Rutelli, e il capogruppo Udc al Senato, Gianpiero D'Alia. LEGA, BOSSI: VIGILI ALL'OPPOSIZIONE "Abbiamo ribadito il nostro no ad un governo tecnico. La Lega andrà all'opposizione, una opposizione seria e responsabile a difesa degli interessi del nostro territorio". Lo ha detto Federico Bricolo, capogruppo Lega Nord al Senato, dopo l'incontro con il capo dello Stato. Per il capogruppo alla Camera, Reguzzoni «saremo responsabili come sempre, ma a noi non piacciono governi con Udc e sinistra. La nostra sarà una opposizione di controllo e giudizio". Il leader della Lega Umberto Bossi ha po aggiunto: "Abbiamo detto no ad entrare nell'ammucchiata. Staremo fuori, faremo opposizione e saremo vigili". COESIONE NAZIONALE: OK A MONTI E TECNICI "Nella consapevolezza dell'eccezionalità della situazione finanziaria e politica dell'Europa e dell'Italia ho espresso al Capo dello Stato a disponibilità del gruppo "Coesione nazionale - Grande Sud- Io Sud'' a sostenere un governo di programma composto esclusivamente da tecnici e guidato dal senatore Monti". Lo afferma il presidente del gruppo parlamentare "Coesione nazionale-Grande sud" Pasquale Viespoli. "Al Capo dello Stato abbiamo sottoposto - sostiene Viespoli - alcune valutazioni di carattere programmatico ed in particolare la convinzione che l' abbattimento del debito e misure della crescita per il mezzogiorno siano le questioni prioritarie da affrontare con una visione d'insieme. Infatti come ho ribadito più volte dallo stesso Presidente Napolitano 'se non cresce il sud non cresce non cresce l'Italia'. Nell'agenda delle priorità riteniamo, altresì, che sia fondamentale inserire interventi a favore dei giovani per evitare quello che proprio il Prof. Monti qualche anno fa definì lò sciopero generazionale". DI PIETRO: GOVERNO SIA A TEMPO Il governo che si sta formando "sia a tempo. Giudicheremo la squadra ed il programma". Lo ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro dopo l'incontro al Quirinale con il presidente Napolitano, ribadendo "rispetto per i cittadini che hanno votato per il referendum elettorale". "Attendiamo con fiducia che il presidente Napolitano ci indichi il nome del premier e che il caposquadra ci indichi chi è in squadra. Una squadra in cui non ci siano politici", ha aggiunto Di Pietro. Per il leader dell'Idv "bisogna tornare al più presto alle urne. nell'emergenza attuale però è difficile avviare le procedure per votare". Da qui la richiesta dell'Idv di un governo "a tempo". Di Pietro ha espresso al capo dello Stato sostanzialmente tre auspici: che il prossimo sia nei fatti un governo tecnico; che si vada al più presto alle elezioni; che si faccia in tempi rapidi lalegge elettorale. Di Pietro però non si illude: "ci sono sempre i parlamentari che c'erano prima", pertanto lui spera che si faccia subito una nuova legge elettorale, male che vada, sa di poter contare sul referendum. "Abbiamo spiegato a Napolitano che consideriamo la giornata di ieri come un giorno della liberazione", ha aggiunto. "Con la chiusura dell'esperienza di Berlusconi finisce un'epoca buia, di caduta morale, etica e politica''. REPUBBLICANI: PIENO CONSENSO A MONTI Il Partito repubblicano dà fin da subito il suo "pieno consenso" a Mario Monti affinché riesca a costituire un nuovo esecutivo. Al termine delle consultazioni con il presidente della Repubblica, gli esponenti dei Repubblicani, Francesco Nucara e Antonio Del Pennino, riferiscono di aver "espresso al Capo dello Stato l'apprezzamento per il ruolo di equilibrio e chiarezza" avuto in questa fase politica. Nucara dichiara che "fin da ora diamo il nostro consenso a Monti e crediamo che Monti possa dare voce alle proposte del Partito repubblicano". Infine, Nucara sottolinea la "necessità che il nuovo governo adotti una linea di rigore" puntando sulla crescita "con una attenzione particolare a favore dello sviluppo del Mezzogiorno". APPLAUSI PER MONTI AL SENATO Breve passeggiata da Sant'Ivo alla Sapienza, dove ha partecipato alla messa insieme alla moglie per Mario Monti, che è stato accolto da un applauso al suo ingresso a Palazzo Giustiniani. Uscendo dalla piccola chiesa nel centro di Roma il professore é stato "accerchiato" da fotografi e telecamere. Gentile e sorridente, come sempre, ha accettato di buon grado di lasciarsi fotografare insieme alla signora Elsa, poi piano rivolto alla scorta si chiede "ma dopo questo finisce?". Fuori dalla chiesa c'é chi li chiede come sta e lui risponde "benissimo". E una signora gli ha anche urlato "auguri Presidente" e lui con un cenno del capo ha ringraziato. FAREITALIA, FAVOREVOLE ALL'INCARICO Antonio Buonfiglio, che ha incontrato il presidente Napolitano come rappresentante di "Fareitalia per la Costituente Popolare", ha lasciato lo studio alla Vetrata al Quirinale senza rilasciare dichiarazioni. Successivamente ha dichiarato: "Fareitalia per la Costituente Popolare ritiene necessario realizzare subito l'agenda concordata dall'Italia con l'Europa ed è favorevole al conferimento dell'incarico al sen. Mario Monti con l'obiettivo di realizzare un governo di larghe intese che abbia il pieno consenso delle principali forze politiche e della coalizione che ha vinto le elezioni. Un governo composto da tecnici di alto valore con un programma definito sulla linea del rigore e dello sviluppo. L'Italia ha bisogno di riforme, non di elezioni". NAPOLITANO RICEVE DELEGAZIONE LDR-MAIE Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sta ricevendo, nello studio alla Vetrata al Quirinale, la delegazione dei Liberaldemocratici e del Maie nell'ambito delle consultazioni per la crisi di governo. MPA, PRONTI A SOSTENERE MONTI I parlamentari del Mpa Carmelo Lo Monte e Giovanni Pistorio hanno espresso al capo dello Stato "convinto apprezzamento per la sua azione in questo delicatissimo momento" e si sono detti "pronti a sostenere il governo Monti". "Nell'agenda del governo, però - afferma Pistorio - si dovrà fare attenzione ai temi della coesione nazionale e dell'equità sociale e territoriale". THALER (SVP), DIFENDERE AUTONOMIE E FED. FISCALE Al presidente Napolitano "abbiamo espresso le nostre posizioni, rinnovando la necessità di una particolare attenzione del governo alle autonomie ed alle minoranze linguistiche, che vanno difese": lo ha detto Helga Thaler Ausserhofer dopo aver incontrato al Quirinale il presidente Giorgio Napolitano nell'ambito delle consultazioni. Thaler, che ha insolitamente parlato ai cronisti in tedesco, di ha ribadito la necessità di "proseguire il cammino del federalismo fiscale". SVP: BENE NAPOLITANO NO A ELEZIONI I parlamentari della Svp Olga Thaler e Siegfried Brugger, dopo il colloquio con Napolitano, affermano di condividere l'iniziativa del presidente della Repubblica di conferire l'incarico "ad una figura autorevole e competente" per tirare fuori l'Italia dalla crisi e definiscono "drammatica" l'ipotesi di andare ad elezioni anticipate. "E' chiaro - sottolinea Brugger - che valuteremo provvedimento per provvedimento e attenderemo le dichiarazioni programmatiche per dare la fiducia al nuovo governo". Finita questa fase "si dovrà tornare a fare politica seria". MONTI LASCIA L'ALBERGO: "CHE BELLA GIORNATA" Mario Monti ha lasciato il suo albergo nel centro di Roma. Ai cronisti che provano a chiederli se sia emozionato per il probabile incarico che riceverà questa sera dal presidente della Repubblica per formare il nuovo governo l'economista si limita a rispondere: "Avete visto che bella giornata?". Il professore, lasciando l'albergo con la moglie, si è diretto in una chiesa del centro per partecipare alla messa. U.VALDOTAINE, BENE INIZIATIVA DI NAPOLITANO I parlamentari dell'Union Valdotaine sostengono "la complessa iniziativa" portata avanti dal capo dello Stato perché ora "andare ad elezioni anticipate avrebbe significato sprofondare il paese in un clima insostenibile". Rolando Nicco e Antonio Fasson, ascoltati da Giorgio Napolitano, chiedono che nel programma del nuovo governo ci sia attenzione anche al tema delle autonomie. "Perché - sottolinea Fasson - lo stesso Napolitano ha detto che la Valle d'Aosta ha prodotto soluzioni amministrative importanti e ha sempre puntato all'unità". FUORI DAL QUIRINALE Dopo i caroselli e gli assembramenti di ieri sera, calma piatta stamane sulla Piazza del Quirinale, dove una piccola folla si e' formata fin dal primo mattino nonostante sia domenica e la giornata piu' che fresca. Un centinaio di persone si trova lungo la balaustra che divide la piazza dalla Salita di Montecavallo, mentre le forze dell'ordine presidiano l'accesso ai colonnini che fanno da emiciclo al Portone principale. LA FINE DEL BERLUSCONI IV Ieri sera al Quirinale si è chiusa l'avventura del quarto governo Berlusconi con le dimissioni del premier, annunciate dopo il voto sul rendiconto dello Stato. Nella giornata di ieri il voto della Camera ha approvato definitivamente la Legge di stabilità con 380 consensi. Poi le ore convulse del vertice Pdl (dal quale è uscita la sofferta decisione di appoggiare un governo tecnco guidato da Mario Monti) e della salita al Colle, per le dimissioni formali. Un momento difficile per il premier e per molti dei suoi, perché nel centro di Roma l'addio di Berlusconi è stato accompagnato da contestazioni e sottolineata da feste palesi di nutriti gruppi di cittadini, addirittura con caroselli di auto dopo l'annuncio ufficiale.