Appello di Bersani: "Di Pietro Ripensaci"

"Ci sono dei passaggi di un paese in cui ognuno si prende le sue responsabilità. In amicizia penso e spero che Di Pietro e l'Idv ci ripensino: prima di tutto viene l'Italia". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani a "La telefonata'" risponde a una domanda sul no dell'Idv al governo Monti. Quanto ai paletti posti da Vendola su durata e programma, Bersani spiega che "sul programma bisogna discutere, noi abbiamo delle proposte ben note. Ad esempio sulla fiscalità dovrà contribuire anche chi non lo ha mai fatto". Sulla durata Bersani fa presente che "è impossibile decidere quanto durerà la tempesta". LA REPLICA A VENDOLA «Difficile dire quanto dura una tempesta. Non farei adesso questioni di tempo, bisogna vedere la visione del governo e come riesce a rispondere ai problemi». Pier Luigi Bersani replica al leader di Sel Nichi Vendola che ha sottolineato come il nuovo esecutivo debba fare la patrimoniale e durare poche settimane. Proprio sulla patrimoniale, Bersani ribadisce come il Pd abbia la sua proposta: «sul programma discuteremo, noi abbiamo le nostre proposte e diciamo che chi finora non ha contribuito deve contribuire». SUI MINISTRI La premessa è che "questi totoministri sono destituiti di fondamento, perché se sarà Monti il presidente del Consiglio incaricato, i ministri li scegliera' lui". Detto questo serve una netta discontinuita' un mix di tecnici e politici con elementi di novità e soprattutto nessun egoismo di partito. Il segretario del Pd risponde così quando gli si chiede sulla presenza o meno di ministri politici e provenienti dal Pdl nell'eventuale governo Monti. "Noi proponiamo totale discontinuità, non abbiamo esigenze particolari e soprattutto è inutile indebolire questa esperienza che potrebbe nascere per tutelare questo o quello. Noi cerchiamo di proporre dei criteri, a partire dalla discontinuità, e nella sua autonomia il premier dovrà dar vita a una squadra compatta, fresca e nuova". Ma il Pd proporrà suoi ministri o no? "Noi intanto aspettiamo il capo dello Stato - ha detto Bersani - io credo che debba essere un governo con un suo forte profilo tecnico, senza escludere la politica, che può anche partecipare all'esecutivo ma con un profilo di novita', di servizio, di esperienza e di rapporti con la società civile. Comunque non tocca a me decidere, io mi pongo in un atteggiamento colloquiale rispetto al presidente incaricato. Non possiamo metterci dentro egoismi di parte, di partito, di persone, altrimenti vuol dire che la politica non ha capito niente della gravita' della situazione".