Schifani: ddl stabilità entro domenica

Napolitano: "Nuovo governo o al voto"

Atteso nel pomeriggio al Senato il maxiemendamento alla legge di stabilità. E' convocata in contemporanea con il Senato, alle 18, la conferenza dei capigruppo di Montecitorio che dovrà fissare il calendario del ddl stabilità all'esame di Palazzo Madama. L'approvazione in Senato entro la settimana. Lo proporrà, secondo quanto riferiscono fonti vicine alla presidenza, il presidente del Senato, Renato Schifani, alla conferenza dei capigruppo. "Garantirò gli interessi del Paese" dice il presidente di Palazzo Madama. "Come sempre garantirò i diritti del Parlamento". Schifani ha ricevuto una lettera da tutti i capigruppo dell'opposizione in Senato nella quale si chiedeva di approvare la legge di stabilità "nel più breve tempo possibile". L'opposizione ha inoltre rivolto un invito al presidente del Senato a farsi da garante su un inter accelerato del provvedimento.   Tremonti e Letta da Napolitano. Il presidente della Repubblica ha ricevuto questa mattina al Quirinale il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giulio Tremonti, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Gianni Letta, che gli hannno illustrato gli emendamenti del Governo alla legge di stabilità. Contatti tra i leader dell'opposizione e il Colle. Al centro la preoccupazione sul ritardo con cui la maggioranza sta lavorando al maxiemendamento al ddl stabilità. Pier Luigi Bersani e Pier Ferdinando Casini hanno espresso i loro timori al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ribadendo la disponibilità delle opposizioni ad acceleare l'iter di approvazione del ddl stabilità. La linea delle opposizioni è quella di ripetere l'atteggiamento tenuto ieri con il rendiconto per permettere il via libera in tempi brevissimi del provvedimento, arrivare quindi alle dimissioni del premier Silvio Berlusconi e quindi verificare la possibilità di dar vita subito a un governo di unità nazionale.