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Napolitano: crisi senza precedenti

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Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Bari

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Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha deposto una corona di alloro in omaggio al milite ignoto nel giorno della festa delle forze armate. Il Capo dello Stato, ha appena lasciato Piazza Venezia, dove si è svolta la cerimonia cui hanno preso parte anche il ministro della Difesa, Ignazio La Russa e i presidenti di Senato e Camera, Renato Schifani e Gianfranco Fini.   Parla di crisi il messaggio inviato per le celebrazioni. "Mentre il nostro Paese e tanti altri nel mondo sono stretti in una crisi economica di intensità, durata ed estensione senza precedenti nel periodo seguito alla II guerra mondiale - scrive il Capo dello Stato gli scenari internazionali si caricano di vecchie e nuove tensioni". E spiega: "Cresce l'instabilità ed emergono minacce trasversali, con il diffondersi del terrorismo e di movimenti eversivi transnazionali, la caduta di regimi autoritari pluridecennali e l'insorgere di forme antistoriche di radicalismo politico e religioso nonche' di piu' generali fenomeni di intolleranza e di chiusura". "Le Forze Armate sono un riferimento in questo quadro così complesso e incerto per il Paese e per la comunità internazionale - dice Napoliltano - e, con la loro opera, contribuiscono a costruire, insieme agli strumenti militari di stati amici e alleati, la sicurezza e la stabilità nelle aree più critiche del mondo e lungo le grandi vie di comunicazione, vitali per la libertà dei traffici commerciali". Osserva il capo dello Stato: "E' in atto una profonda e generale trasformazione dell'ordine internazionale, che mette in discussione le fondamenta del sistema di governance e dei modelli di sviluppo dominanti nell'ultimo sessantennio. Le stesse Istituzioni internazionali, preposte alla gestione delle emergenze, stentano a intervenire con prontezza ed efficacia, frenate dalla insufficiente unitarietà di intenti dei paesi membri". Le "superiori finalità di questo compito" richiedono che le Forze Armate "malgrado le ridotte risorse finanziarie disponibili, siano poste in condizione di affrontare con crescente efficacia le nuove sfide e le minacce emergenti". E conclude: "Sono necessarie inventiva, appassionata dedizione e la consapevolezza che nessuna soluzione che prescinda da una progressiva ma decisa integrazione interforze e multinazionale può realisticamente risultare vincente". Napolitano a Bari: "Il momento è molto difficile e duro per il Paese. Quel che è essenziale è questa bella partecipazione di tutte le generazioni". Così il presidente della Repubblica a margine  della cerimonia per la commemorazione dell'eccidio di antifascisti avvenuto a Bari nel 1943. "Il Mezzogiorno - ha aggiunto il capo dello Stato - rappresenta la grande riserva su cui l'Italia può contare per un suo  nuovo, più intenso ed equilibrato sviluppo".  

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