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Bossi: «Se cade il governo si va al voto»

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UmbertoBossi stoppa ogni ipotesi di governo tecnico e concede ancora una opportunità a Berlusconi per uscire dall'impasse. Deve però essere il Cav a dimostrare di avere la capacità di andare avanti e soprattutto i numeri in Parlamento. Insomma, la Lega non intende prestarsi a manovre di Palazzo ma neanche lasciarsi portare a fondo. Il leader del Carroccio sale in mattinata al Colle scortato dai ministri Calderoli e Maroni. Un lungo colloquio, di circa un'ora, con Giorgio Napolitano per ribadire quanto detto più volte: niente ammucchiate. «Si è parlato se preferiamo le elezioni o no - spiega - Gli ho detto: "Presidente, lei farà quel che..."», prosegue interrompendosi senza finire la frase. C'è poi l'ipotesi voto anticipato. Ha un valore politico importante nel Carroccio. Per i «cerchisti» sarebbe l'occasione per escludere i maroniani dalle liste elettorali. Questi ultimi, invece, preferirebbero avere più tempo per rafforzare le posizioni conquistate nel partito. Bossi, più concretamente, valuta l'opportunità di incassare alle urne il «no» leghista alla riforma delle pensioni.

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