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Insulti a Vespa fuori dal Valle

Bruno Vespa Contestato

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Insultato da un gruppo di ragazzi che lo hanno incrociato per strada ieri sera in pieno centro a Roma. Bruno Vespa, il conduttore di «Porta a Porta», non si è comunque fatto spaventare e ha provato a discutere con loro, invitandoli a un confronto. «Ma non c'è stato nulla da fare – ha raccontato più tardi a Il Tempo – a loro interessavano solo gli insulti». Un video di un minuto pubblicato su alcuni siti mostra tutta la violenza dell'aggressione verbale, che in realtà è durata più di un quarto d'ora. L'episodio – che fa capire quanto sia pericoloso da parte dei partiti alimentare il clima di tensione – è avvenuto verso le sette a poche decine di metri dal Teatro Valle, occupato da cinque mesi dai dipendenti che protestano contro la vendita dello storico palazzo e da esponenti della sinistra che organizzano incontri, forum, rappresentazioni. Da lì, in una puntata del nuovo programma di Corrado Formigli «Piazza Pulita», è intervenuta in collegamento anche Sabina Guzzanti che aveva portato la sua solidarietà ai lavoratori. E ieri sera Vespa, mentre stava passando insieme alla moglie – il magistrato Augusta Iannini – vicino al teatro per andare a cena in un ristorante, è stato insultato. «Sei un ladro – gli hanno urlato – un venduto a Berlusconi, la Rai è un servizio pubblico, ve ne dovete andare perché siete dei corrotti». «Non ho accettato di essere aggredito – racconta il giornalista – e mi sono avvicinato a loro, erano in tutto una quindicina, e gli ho detto che ero disposto a discutere. Mi hanno circondato, anche se nessuno mi ha messo le mani addosso c'era una bolgia infernale. Mi hanno gridato "sei un venduto, con tutti i soldi che ti dà Berlusconi" e io gli ho risposto che in realtà sono io a far guadagnare soldi a lui con i miei libri. Sono rimasto almeno un quarto d'ora cercando di parlare, poi me ne sono andato perché ho capito che non c'era proprio possibilità di ragionare. Mia moglie invece è rimasta lì ancora qualche minuto e poi è venuta via, per evitare che la situazione potesse degenerare. Ma prima di andarcene gli abbiamo ripetuto che siamo pronti in qualsiasi momento a un dibattito. Però deve essere una discussione civile». Ma non è finita lì. Poco dopo un altro gruppo gli si è avvicinato chiedendogli di fare una foto con loro. «Ma una signora molto distinta – racconta Vespa – li ha apostrofati con "non fatela con un venduto". L'ho guardata, le ho detto "lei è una fascista" e me ne sono andato». Vespa ha ricevuto una telefonata di solidarietà da parte del presidente del Senato Schifani. E Cicchitto ha commentato: «Un gruppo di estremisti si è impadronito del Valle». Non è la prima volta che il giornalista viene aggredito. A dicembre, a Milano era stato insultato nella libreria Mondadori mentre firmava copie del libro «Il cuore e la spada» da Pietro Ricca, lo stesso che alcuni anni fa gridò «Buffone» e altro a Berlusconi in tribunale.

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