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Bersani chiama Napolitano: "Governo d'emergenza"

Di Pietro e Bersani a piazza del Popolo

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Giornata di colloqui per il segretario del Pd Pier Luigi Bersani "in una delle giornate più drammatiche che l'Italia abbia mai visto in questa crisi finanziaria", che vede il differenziale dei titoli italiani raggiungere i 455 punti e la Borsa perdere il 7% in questi minuti. Il primo a essere contattato, si spiega dal Pd, è stato il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, successivamente il leader del Pd ha sentito gli altri leader dell'opposizione, Casini e Di Pietro. Infine Bersani ha tenuto i contatti anche con gli altri dirigenti del Pd a partire dai capigruppo  Dario Franceschini e Anna Finocchiaro, il vicesegretario Enrico Letta e la presidente dell'assemblea Rosy Bindi. Bersani ha concordato con gli altri dirigenti del partito di vedersi domani a Roma per una riunione urgente sull'evolversi della crisi finanziaria. Secondo quanto si apprende, il capo dello Stato ha espresso forti preoccupazioni per l'evolversi della situazione in merito alla crisi. Bersani dal canto suo ha riferito a Napolitano la disponibilità del Pd e degli altri partiti di opposizione "a prendersi le responsabilità necessarie per una soluzione che consenta di far fronte all'aggravarsi della crisi". "Con Bersani ci sentiamo continuamente, ha detto il leader dell'Idv Antonio Di Pietro, sottolineando che il segretario del Pd "si è rivolto al Capo dello Stato anche a nome di tutta la coalizione, quella che ha preso corpo a Vasto, ma non solo". Di Pietro spiega: "chi ha un minimo di responsabilità sente la necessità di garantire un'alternativa di governo o un passaggio elettorale". Ora le "scadenze sono evidenti" dice Di Pietro e sottolinea: "non scarichiamo sul referendum greco le responsabilità del governo italiano. Sono due cose diverse. In Italia c'è una crisi nella crisi, un'anomalia nell'anomalia. C'è la crisi di credibilità del governo che è causa della crisi e non può quindi esser la cura. Siamo disponibili ad andare oltre la mera opposizione per un'alternativa di governo "molto ampia" perché è evidente che "steccati e preconcetti sono stati abbattuti" o per affrontare una tornata elettorale con o senza primarie", dice Di Pietro e, a chi gli chiede se con Bersani abbia commentato l'intervista nella quale il leadre dell'Idv si dice disposto ad un passo indietro in favore el segretario Pd, in caso di primarie di coalizione, replica: "prima di averle dette in pubblico quelle cose... ne abbiamo parlato da tempo".  

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