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«Dobbiamo rispettare gli impegni presi con l'Europa»

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Illeader degli industriali, Emma Marcegaglia, sprona il governo all'azione soprattutto sul fronte delle riforme, per le quali l'Italia dovrebbe «prendere esempio dagli Stati Uniti». Ascoltando il presidente Barack Obama intervenire al gala della Niaf, la maggiore associazione italo-americana negli Usa, Marcegaglia afferma: «Le sue parole mi sono piaciute perché ha sottolineato come in questo Paese si cerchi sempre di premiare il merito, a differenza di quanto spesso accade da noi». Marcegaglia esprime quindi il proprio apprezzamento per l'euro: «Mi piace, assolutamente sì», risponde a chi le chiedeva le la moneta unica le piacesse in riferimento alle recenti dichiarazioni del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. Con la comunità italo-americana Obama scherza e pronuncia diverse parole in italiano, da «viva l'Italia» e «amici». Il presidente americano definisce il Belpaese uno dei maggiori alleati degli Stati Uniti e assicura che lavorerà con l'Italia al G20 per assumere decisioni importanti per l'economia mondiale. «Siamo in tempi difficili, con milioni di persone senza un'occupazione. Abbiamo del lavoro da fare» mette in evidenza Obama che, per gli Usa, punta su una ricetta di rilancio economico fatta di crescita e controllo dei conti pubblici. Secondo Marcegaglia è fondamentale in questo senso che l'Europa prema di più sulla crescita e non solo sul taglio dei bilanci. Ed è importante che in Italia vengano attuate le riforme assicurate all'Europa nell'ambito del piano di salvataggio approvato a Bruxelles, che sembra non convincere in pieno i mercati. «La reazione dei mercati - spiega - è perché l'accordo europeo è corretto, ma bisogna ancora capire quali sono i dettagli e come verrà attuato. Fino ad allora - aggiunge - la situazione rimarrà incerta. E l'impressione è che bisognerà aspettare ancora un po' di tempo. Capiremo velocemente se c'è la volontà di fare le riforme promesse» in Italia: «i mercati non reagiscono ancora bene, un motivo di più per farle». La presidente di Confindustria ribadisce che «in Europa manca ancora un progetto per la crescita, ma non si può andare avanti solo con il risanamento. Anche qui negli Stati Uniti, dove in questi giorni ho avuto molti incontri, sono molto colpiti dal fatto che in Europa non si parli mai di crescita».

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