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Opposizione all'attacco: esecutivo tecnico

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Da sinistra, il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini

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Pd, Udc e Idv tornano a parlare con una voce sola, per chiedere, all'indomani della presentazione all'Ue della lettera di intenti del governo, che Silvio Berlusconi venga a illustrare non solo i contenuti ma soprattutto la tempistica degli impegni presi con Bruxelles. Oggi Pier Luigi Bersani ha incontrato Pier Ferdinando Casini, solo un breve scambio di battute perchè avevano già avuto un colloquio lunedì, poi ha visto più a lungo nel suo ufficio a Montecitorio Antonio Di Pietro e il messaggio che ne è emerso è anche quello di rilanciare il governo di transizione, finchè ce ne è ancora il tempo. "Sul progetto di alleanza tra progressisti e moderati non stiamo con le mani in mano", ha assicurato il segretario del Pd dopo aver concordato con Idv e Udc "la strategia parlamentare" sulla lettera all'Ue, "una serie di impegni sui quali il governo non ha più affidabilità". "L'opposizione è al momento della verità: l'Europa deve sapere che c'è un'alternativa seria e disponibile che non rifiuta la lettera della Bce e che vuole un patto per la crescita con le parti sociali", ha aggiunto più tardi Casini. Insolitamente oggi è stato proprio il leader di Idv, da sempre più favorevole al voto anticipato, a dirsi d'accordo ad un governo di transizione: "Dobbiamo mandare via questo Governo e con un po' di buona volontà e responsabilità reciproca, non solo delle forze politiche dell'opposizione, ma anche di tutti quei parlamentari che hanno ancora a cuore le sorti del Paese, si possono creare le condizioni per una maggioranza di governo alternativa di breve durata. Una maggioranza che abbia due soli obiettivi da raggiungere in pochissimo tempo: la modifica della legge elettorale attuale e quella manovra economica, richiesta dall'Europa". Gli occhi delle opposizioni sono ora puntate anche sui cosiddetti 'frondisti del Pdl' nei confronti dei quali per la verità c'è molto scetticismo. Perciò stavolta si attende che siano loro, i malpancisti che starebbero preparando una lettera contro Berlusconi, a prendere l'iniziativa, se ne trovano il coraggio, perchè la richiesta di far venire Berlusconi in Parlamento, non prelude ad un voto di fiducia, visto che quella la ritrovano puntualmente. La convinzione è che possa essere il dl sviluppo, quando il governo lo avrà portato in Parlamento, a dare l'occasione per un incidente parlamentare, date le evidenti divergenze interne alla maggioranza su molte delle misure che dovrà contenere. "Dell'armistizio c'è bisogno oggi più che mai" e "mi conforta che molti nel Pdl hanno capito che la lettera all'Ue è solo uno spot e una premessa della campagna elettorale", ha sottolineato il leader dell'Udc. Ma i tempi sono sempre più stretti, perchè, è la convinzione dei dirigenti dei partiti di opposizione, Bossi e Berlusconi pensano di tirare fino a gennaio per poi andare a elezioni anticipate, mentre se il governo cadesse prima sarà possibile fare un governo istituzionale che duri fino al 2013, un'ipotesi che potrebbe tentare quanti nella maggioranza cercano di guadagnare tempo per non trovarsi impreparati all'appuntamento con le urne.  

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