Confindustria dice sì, i sindacati pronti alla rivolta
Maallo stesso tempo compatta i sindacati che la contestano duramente e le opposizioni che ne criticano i contenuti rilanciando sia l'opzione di un governo tecnico che quella delle elezioni subito. Per il direttore generale di Confindustria, Giampaolo Galli, «complessivamente il documento va nella giusta direzione, il problema è adesso rifare le cose nei tempi e secondo la road map concordata. Ora il governo deve avere la forza per mettere in pratica quanto promesso». Opposto il giudizio dell'oppisizione. Se il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, la liquida come un «nulla di serio», una mera «boccata di ossigeno» per un Governo agonizzante, il leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini, la colloca d'ufficio nel capitolo del «libro dei sogni» definendola «un decalogo di buone intenzioni» che l'esecutivo non è stato in grado di sostenere in nessuna sua parte negli ultimi quattro anni. Ma è soprattutto il riferimento alle regole sui licenziamenti che accende le anime nel centrosinistra. Trovandole meno compatte. Se l'Idv stigmatizza la volontà «di fare cassa sui più deboli», per Casini «gli schemi della vecchia politica e teatrini non servono. Non basta mandare a casa Berlusconi, bisogna affrontare le questioni ineludibili, che la Bce ci ha già chiesto di risolvere». Ma è la possibilità di licenziamenti più facile che scatena la reazione dei sindacati che tutti compatti reagiscono annunciando «risposte immediate» per quella che viene definita da Raffaele Bonanni, leader della Cisl che ha firmato molti accordi con il governo, come una «istigazione alla ribellione». Dura anche Susanna Camusso che vuole proporre una «mobilitazione unitaria» ma pronti anche gli altri: dalla Uil che annuncia una «reazione ferma» alla Ugl per la quale «la misura è colma ora siamo liberi di agire». Il primo ad attaccare in ordine di tempo è il segretario della Cisl Raffaele Bonanni: «Così facendo si attaccano solo i più deboli, permettere i licenziamenti per motivi economici è solo uno specchietto per le allodole per le imprese».