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Bossi: sulle pensioni rischio crisi

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Silvio Berlusconi (S) e Umberto Bossi

Napolitano: ora il premier agisca

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Nuovo vertice di maggioranza a palazzo Grazioli e nuova fumata nera. All'incontro hanno partecipato, oltre al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, i ministri della Lega Nord Roberto Maroni e Roberto Calderoli, il segretario del Pdl Angelino Alfano e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta. La riunione serviva a fare il punto sulle misure da presentare al Consiglio Europeo di Bruxelles e, in particolare, a tentare di sciogliere il nodo della riforma previdenzale, a cui la Lega si oppone. Si tratta a oltranza e "c'è il rischio crisi". Per Bossi "stavolta la situazione è molto pericolosa". Il Senatùr ha ribadito il no della Lega all'innalzamento delle pensioni a 67 anni. Il ministro poi è tornato sulla lettera  scritta dalla Bce e ha ribadito che "chi fa quelle robe lì è un italiano" riferendosi implicitamente a Mario Draghi. "Hanno fucilato Berlusconi" ha aggiunto. "L'Europa che parla italiano dice addirittura che bisogna privatizzare le farmacie, che sono comunali. Belle stupidaggini..." ha concluso. E' stato un vertice allargato. A Palazzo Grazioli anche il capigruppo del Pdl in Senato Maurizio Gasparri, il suo vice Gaetano Quagliariello e il collega della Lega nord Federico Bricolo. Presenti anche il capogruppo alla Camera del Pdl Fabrizio Cicchitto e quello della Lega Marco Reguzzoni. Presente anche il ministro del Lavoro Roberto Sacconi. All'incontro hanno partecipato anche i capigruppo di Popolo e Territorio Silvano Moffa e il capogruppo di Coesione nazionale al Seanto Pasquale Viespoli. Si sono inoltre aggiunti anche i ministri dello Sviluppo economico Paolo Romani, e della Pubblica amministrazione Renato Brunetta. Un'altra fumata nera dopo il Cdm di ieri.Vertice della Lega nel palazzo dei gruppi di Montecitorio, dopo l'incontro infruttuoso a palazzo Grazioli sul tema delle pensioni durante il quale non è stata raggiunta nessuna intesa. Il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, quello della Semplificazione Roberto Calderoli e il capogruppo alla Camera del Carroccio, Marco Reguzzoni, hanno raggiunto il leader della Lega, Umberto Bossi, per spiegargli l'esito della riunione con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.  

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