Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Ora si sceglierà la «grazia» per la santificazione

default_image

  • a
  • a
  • a

Lospiega, nel giorno in cui si celebra la ricorrenza liturgica del nuovo beato, il postulatore della causa di canonizzazione, monsignor Slawomir Oder, che comunque non si sbilancia sui tempi necessari per proclamare definitivamente la santità di Wojtyla. «Posso dire soltanto che al momento ho ricevuto diverse testimonianze molto significative e sono in attesa della documentazione completa per poter fare un serio discernimento sull'opportunità di promuovere un nuovo processo», spiega monsignor Oder parlando a Radio Vaticana. Delle innumerevoli testimonianze ricevute dalla postulazione, «mi ha colpito in particolar modo la guarigione da una situazione quasi disperata di una bambina - dice Oder -, e un'altra testimonianza molto toccante riguarda la guarigione di un sacerdote». «Forse sono significative, queste testimonianze - aggiunge il postulatore - perché in qualche modo indicano due poli di attenzione in vita, ma anche un'attenzione particolare del beato, adesso, che può intercedere direttamente presso Dio in nostro favore». A proposito dei tempi per la canonizzazione, comunque, secondo monsignor Oder «il vero protagonista, che senz'altro ci indicherà il momento più opportuno, è Dio stesso che vorrà darci un segno che la Chiesa potrà prendere in considerazione per riconoscere un eventuale nuovo miracolo». Il postulatore, che nei giorni scorsi ha potuto constatare le grandi manifestazioni di fede intorno al beato Wojtyla in occasione dell'esposizione delle reliquie in Messico, sottolinea che ieri, nella prima memoria liturgica dopo la beatificazione, sono tanti i piccoli che festeggiano il loro primo onomastico. «Dopo la sua morte - ricorda -, molte persone hanno chiesto la sua intercessione per ottenere la grazia della paternità, della maternità e avendo ottenuto questa grazia hanno voluto commemorarla con il nome che hanno dato ai loro figli». «E per questo - prosegue il postulatore - la memoria liturgica sarà per molti piccoli Karol, Carolina, Giovanni Paolo nati a seguito di queste preghiere il primo onomastico celebrato in compagnia del loro Santo patrono». Intanto il mondo ieri ha voluto celebrare il beato. Nella basilica di San Pietro l'ex segretario particolare, cardinal Stanislaw Dziwisz, oggi arcivescovo di Cracovia, ha concelebrato una messa con 200 vescovi e sacerdoti polacchi. La diocesi di Roma ha ricordato Wojtyla con una veglia dei giovani a San Giovanni e una messa del cardinale vicario Agostino Vallini. In contemporanea, davanti al santuario del Divino Amore il cardinale Angelo Comastri, ha inaugurato un mosaico che ritrae Giovanni Paolo II.

Dai blog