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Gheddafi diventa come il Che

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Eora, sui siti web dell'America Latina ferve il tam tam di chi paragona sequenze e immagini della sua morte a quella di Ernesto «Che» Guevara, nel 1967, nella selva boliviana. Punto di partenza di cotanto corso e ricorso della storia, un articolo di Jon Lee Anderson su The New Yorker, intitolato «Gheddafi, il Che e le foto dei morti». Che è stato subito ripreso da tanti media e blog della regione. «Poco prima che Ernesto Che Guevara fosse assassinato da chi l'aveva catturato, indicò al suo esecutore, un sergente boliviano, che gli sparasse sotto il collo: così sarebbe sembrato morto per le ferite in combattimento», scrive il giornalista statunitense. Lee Anderson, ricorda poi che le foto del cadavere del Che, pochi giorni dopo la sua morte, vennero viste da milioni di persone in tutto il mondo. «Una decisione presa ad alto livello a Cuba, mi disse la vedova del Che», assicura il giornalista. Che, poi, sostiene: «Le immagini dei Gheddafi morti, sono destinate ad aver un enorme impatto sui libici».

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