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Hillary guarda il telefonino: «Wow!»

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HillaryClinton accoglie così la notizia della morte di Muammar Gheddafi con un secco «evviva». Il segretario di Stato americano era impegnato in un'intervista alla Cbs quando una segretaria le ha passato un telefonino: nelle immagini si vede la signora Clinton scorrere inizialmente incredula il testo e poi esclamare un soddisfatto «wow» e aggiungere prudentemente, «still unconfirmed» (la notizia «non è ancora confermata»), ma senza nascondere la sua soddisfazione. La Clinton si tratta di «una nuova opportunità per la Libia per andare avanti, ma non credo che la fine di Gheddafi significa anche fine delle violenze». «La missione della Nato in Libia finirà d'accordo con l'Onu ed il Cnt», spiega il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen. Anche Ban ki-Moon ha chiesto di «fermare i combattimenti». «Una nuova pagina si apre per il popolo libico, quella della riconciliazione nell'unità e nella libertà», si legge in un comunicato dell'Eliseo. «La scomparsa di Gheddafi è una tappa fondamentale nella lotta condotta da oltre otto mesi dal popolo libico per liberarsi del regime dittatoriale e violento che gli è stato imposto per oltre 40 anni. La liberazione di Sirte - dice l'Eliseo - deve segnare l'inizio del processo per stabilire in Libia un regime democratico nel quale tutte le componenti del paese avranno il loro posto e in cui le libertà fondamentali saranno garantite. Come dai primi giorni del sollevamento del popolo libico la Francia è al suo fianco per sostenerlo su questo cammino». Il primo ministro britannico David Cameron ha dichiarato che è «un giorno in cui bisogna ricordarsi delle vittime di Gheddafi» e si è detto «fiero del ruolo giocato dal suo paese» nella caduta del «brutale dittatore».

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