Sogno da Indignados: far vivere i lavativi a spese di chi lavora
Come sarebbe il mondo se vi si attuasse il programma abbozzato nel manifesto degli indignados di Occupy Wall Streeth, battezzato allegramente «Nuovo Statuto Economico del Popolo Americano»? Per capirlo basta osservare che in quel documento spiccano i seguenti punti che sono esplicativi del loro pensiero. Ecco i punti: il solito welfare dalla culla alla tomba; scuola e università gratuite per tutti; anatemi contro banche e grandi aziende; cancellazione dei debiti; riduzione delle tasse per il 99% dei cittadini: super aliquote per i privilegiati e i capital gain; apertura di tutte le frontiere: pacifismo senza se e senza ma: abolizione del Pentagono. Ci sono alcune misure per l'energia: chiusura dell'èra del nucleare e inizio dell'èra dell'energia geotermica, idroelettrica ed eolica; finanziamento pubblico della stampa e dell'informazione audiovisiva; sottrazione dei figli ai genitori incapaci di educarli in modo conforme a un'imprecisata «moralità universale» e così via assistendo e controllando. Il mondo che uscirebbe dall'attuazione di questo programma sarebbe insomma un simpatico regime statalista e pedagogico che anziché abbattere il capitalismo tenterebbe di addomesticarlo e potarlo per poter meglio imporre ai suoi avanzi la funzione di provvedere al sostentamento di quelle masse alle quali esso dovrebbe assicurare il diritto a campare gratis. Più esattamente, sarebbe un mondo diviso in due classi, anzi in due razze, meglio: in due diversissime specie umane. L'una composta da un numero irrisorio di elementi attivi e laboriosi, l'altra da uno sterminato armento di scansafatiche di professione. Da un lato avremmo, cioè, una risibile minoranza di lavoratori di vario genere e grado addetti alle diverse attività necessarie all'incessante produzione dei beni richiesti dalla collettività, dall'altro un'immensa, sterminata mandria di fannulloni mantenuti da quel piccolo pugno di faticatori. È un sogno che può ricordare l'impasto di astuzia, indolenza e incapacità che permette anche a certe bestioline di campare a sbafo degli elementi più operosi del loro gruppo. Noto a questo proposito è il seguente esperimento escogitato tempo fa da una squadra di etologi americani. L'esperimento ci aiuta a capire la logica degli Indignados. La scena è un recinto rettangolare. Fra i due lati maggiori corre una distanza tripla rispetto a quella fra i due lati minori. Al centro di uno dei due lati minori c'è un cestino sistemato sotto una cassetta. Al centro dell'altro c'è un apparecchio munito di levette di bottoni azionando i quali nel modo giusto si ottiene che dalla cassetta, grazie a un dispositivo nascosto, cadano nel cestino alcuni pezzi di formaggio. Nel recinto viene introdotto un certo numero di topolini. Quindi gli autori dell'esperimento, armeggiando sull'apparecchio, ne fanno più volte funzionare il meccanismo. Quale è lo scopo di questo esperimento. È presto detto. Con questo esperimento ci si proponeva ovviamente di verificare quanti topolini, e in quanto tempo, assistendo alle manovre dei loro istruttori, sarebbero riusciti a imparare a far funzionare il marchingegno. Ma il risultato permise di verificare ben altro. Risultò infatti che i pochi topolini intelligenti che appresero a usare quel congegno non poterono trarre quasi alcun vantaggio dalla loro scoperta, giacché tutti gli altri sorci impararono a loro volta ben presto a mangiare a loro spese restando immobili presso il cestino all'altro lato del recinto in attesa che vi cadesse il formaggio liberato dal dispositivo. E ai pochi scopritori di quel popolo di roditori sorci, subito dopo ogni operazione, toccò di doversi mettere ogni volta a correre come pazzi da un lato all'altro del recinto per non trovare il cestino svuotato dal branco dei loro infingardi compagni. Ecco dunque il grande sogno degli indignados: uno Stato che permetta ai lavativi di tutta la terra di vivere e spassarsela a spese di pochi schiavi.