Un film già visto. Tutti assolti i teppisti dell'inverno scorso
Quellovisto sabato pomeriggio a Roma è un film già visto. L'ultima replica è andata in onda il 14 dicembre del 2010. Quel giorno la protesta inscenata per il voto di fiducia al governo si trasformò in un inferno: centro storico devastato e oltre cento feriti. Il finale, se possibile, è stato ancora più amaro della trama. Iprotagonisti principali, ventitre ragazzi fermati durante le violenze, sono stati liberati immediatamente. Solo otto di loro sono andati a processo. La richiesta dell'accusa era di un anno e otto mesi ma la quarta sezione penale del Tribunale di Roma li ha assolti tutti nel giugno di quest'anno. Secondo la difesa i ragazzi sarebbero stati presi nel mucchio rendendo così impossibile stabilire eventuali responsabilità negli incidenti. A pagare per quel pomeriggio di follia fu soltanto Manuel De Santis, apprendista pizzaiolo di vent'anni che colpì con un colpo di casco in pieno volto un ragazzino di 15 anni. Cristiano, questo il suo nome, riportò una frattura al naso che gli ha provocato problemi respiratori. Il gup di Roma Silvia Castagnoli lo ha condannato a tre anni confermando i domiciliari e permettendo al ragazzo di recarsi al lavoro. De Santis era stato immortalato da diversi filmati e si era assunto la responsabilità dell'accaduto. Molto difficile pensare che le centinaia di teppisti che hanno devastato piazza San Giovanni, via Cavour e via Labicana facciano lo stesso. A trasformare la Capitale in un campo di battaglia non sono state solo manifestazioni di piazza. L'11 novembre del 2007 Roma ha vissuto una vera e propria notte di follia dopo la morte dei tifoso della Lazio Gabriele Sandri, ucciso da un colpo di pistola sparato da un poliziotto nell'Autogrill di Badia al Pino. Centinaia di teppisti assaltarono le caserme di via Guido Reni e di Porta del Popolo, la stazione dei carabinieri di Ponte Milvio e la sede del Coni. Nei giorni successivi furono fermati in quattro. Il tribunale di Roma per quella notte di violenza e per altri episodi avvenuti tra il giugno e il novembre del 2007 condannò 18 estremisti di destra con pene che variano da oltre dieci anni a venti giorni. L'auspicio è che la stessa fermezza venga mostrata con i criminali che sabato pomeriggio hanno messo in ginocchio la città.