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Sampietrini e bulloni le armi usate

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Sulterreno sono rimaste biglie di ferro e di vetro, viti e bulloni lanciati contro la polizia dai teppisti. Le fionde sono state il mezzo privilegiato: ce n'è una ancora nuova con l'etichetta del prezzo attaccata (8 euro), comprata probabilmente in un negozio di caccia e pesca. E poi punte di ferro lunghe 10-15 centimetri, segate per renderle micidiali. E ancora aste di legno acuminate e tracce di bombe carta. Ovunque poi si notavano bossoli di lacrimogeni, di vario calibro e modello: ne è stata sparata una quantità notevole. Alcuni, raccolti anche dai tanti curiosi che sono andati sul "campo di battaglia", all'altezza dell'incrocio tra via Emanuele Filiberto e piazza San Giovanni, sono scaduti nel 2006. Sui bossoli si legge: «Cartuccia 40 mm irritante» e sotto «validità 12/06». E poi, ancora, gli immancabili sampietrini. Ieri, sul percorso del corteo, si potevano vedere ampie parti di pavimentazione prive dello storiche lastricato in basalto. In piazza San Giovanni e in viale Manzoni i teppisti non si sono solo accontentati dei «serci», ma hanno divelto anche parte di lastricati in marmo, risotti in pezzi e lanciati contro blindati e forze dell'ordine.

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