Intercettazioni Sì alle modifiche alla Camera
Ilddl, se fosse cambiato dalla Camera, tornerebbe al Senato per la terza lettura. Lo ha stabilito il vertice che si è tenuto ieri in serata a Palazzo Chigi e al quale hanno partecipato, fra gli altri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, il ministro della Giustizia Francesco Nitto Palma e i capigruppo della maggioranza alla Camera Fabrizio Cicchitto, Marco Reguzzoni e Silvano Moffa. Le modifiche al ddl intercettazioni riguarderebbero due degli aspetti più contestati negli ultimi giorni: la proposta di prevedere la sanzione del carcere per i giornalisti che pubblicano le intercettazioni ritenute irrilevanti dai magistrati e le sanzioni ai blog amatoriali. Sul tappeto anche la questione dell'udienza stralcio, in cui, presenti le parti, si decide della rilevanza o meno delle intercettazioni. La maggioranza, sempre secondo quanto si è appreso, è concorde nel non portare in un binario morto il ddl sugli "ascolti", ma avrebbe convenuto che i temi della crisi economica debbano avere la priorità. Burrascoso invece il summit Cdm della mattina. Il via libera atteso sul disegno di legge stabilità è stato rinviato al nuovo Consiglio che si terrà oggi pomeriggio, dopo il voto di fiducia. La causa? Le tensioni che si sono registrate a palazzo Chigi tra il ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e il titolare del dicastero di via XX Settembre, Giulio Tremonti.