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Renzi e Civati preparano la «festa» a Pier Luigi

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Chisa se Walter Veltroni l'ha detto perché sapeva e, in fondo in fondo, per il loro bene. Ma il fatto che il segretario che condusse la campagna elettorale del Pd sulle note di «Mi fido di te» ammonisca chi ha scelto di chiamare la propria convention «Big bang» e «Il nostro tempo» (due evidenti richiami all'universo di Lorenzo Jovanotti) ha un sapore davvero particolare. Sarà, ma Matteo Renzi e Pippo Civati (con Debora Serracchiani) hanno scelto di lanciare i rispettivi appuntamenti in contemporanea e con uno stile che forse ricorda un po' troppo quello dei «padri». «Aprano porte e finestre», è stato ancora il monito di Veltroni, che poi una stilettata ai ragazzi democratici l'ha riservata: «Alcuni li conosco da 30 anni». Si vedrà se alla stazione Leopolda a Firenze dal 28 al 30 ottobre (Renzi) e in piazza Maggiore a Bologna il 22 e 23 ottobre (Civati/Serracchiani) porte e finestre verrano spalancate. Di certo gli organizzatori non risparmiano colpi per dimostrare che il meglio sarà, alternativamente, a Firenze piuttosto che a Bologna. Senza dimenticare i «terzi incomodi» dei NeoDem: il gruppo di 30/40enni che ha dato appuntamento a L'Aquila per il prossimo 16 ottobre. Tra gli animatori dell'appuntamento, Emanuele Fiano, Pina Picierno, Daniela Sbrollini, Ettore Rosato, Andrea Orlando, Daniele Marantelli. La «battaglia», intanto, è già partita su un luogo indicativo: la rete. Renzi ha scelto Facebook per lanciare la sua Lepolda. «Sentiamo il bisogno di fare il salto di qualità. Non basta la rivendicazione anagrafica e non basta dire che gli altri hanno fallito: è il momento di tirare fuori le idee. Almeno quelle», scrive il sindaco di Firenze sulla sua bacheca usando toni molto decisi e diretti nei confronti della generazione precedente. Ma al sindaco ha subito risposto la coppia Civati/Serracchiani, questa volta via blog. «Non so di che cosa si occuperanno gli altri, nelle loro iniziative del mese di ottobre. Ma quella a cui stiamo lavorando "Il nostro tempo", a Bologna, il 22 e 23 ottobre, non sarà né il ritrovo, né il lancio di una corrente – scrive Civati – Nell'epoca della rete e della condivisione, questo modo di pensare per correnti è arcaico».

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