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«Mai suggerito un governo di tregua»

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IlCapo dello Stato è a Dogliani, in provincia di Cuneo, e appena prende la parola alla cerimonia di commemorazione del 50esimo anniversario della morte di Luigi Einaudi, approfitta per fare una precisazione . «Continuo quotidianamente - esordisce - a riflettere sulla lezione e sull'esempio di rigore e sobrietà di Einaudi presidente». «E mi fermo qui - aggiunge con tono severo - visto che una mia occasionale reminescenza storica, visitando il consiglio comunale di Biella, l'aula che fu di Giuseppe Pella, un richiamo alla sua esperienza di governo nel '53 è bastato per indurre solerti commentatori ad immaginare disegni di attualità. Spero si recuperi più distacco nel discuere di fatti storici nel nostro Paese». Napolitano proseguie poi con un discorso rapido e stringato. Prima ringrazia il sindaco, il 25enne doglianese Nicola Chionetti,che aveva sottolineato il problema dei tagli agli enti locali e la necessità di dedeicarsi oggi alla politica con onore e spirito di unità. «Complimenti al vostro giovane sindaco - spiega Napolitano - per le sue parole e quello che ha detto anche su problemi attuali sulla situazione politica. Temi che io ho largamente ripreso, e posso dire che mi riconosco nel modo in cui il sindaco li ha tratteggiati oggi, il che mi consente di evitare di tornarci». Poi Napolitano tratteggia la figura di Einaudi. «Ci sono insegnamenti e suggestioni essenziali da trarre per un moderno approccio riformista, superando approcci duri a morire: un approccio riformista non può non essere europeista. Lui fu precursore del federalismo europeo. C'è bisogno di questi nutrimenti per portare la dialettica politica nelle istituzioni al livello di nobiltà e dignità che ad esse spetta».

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