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"Forza Gnocca? Il Cav non l'ha mai detto"

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Alessandra Mussolini

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Per due giorni non si è parlato d'altro. Eppure «Forza Gnocca», il nuovo, fantomatico nome del Pdl "scappato" a Silvio Berlusconi mentre conversava con alcuni deputati a Montecitorio, è solo una bufala. La polemica era sembrata sterile da subito ma a quanto pare è addirittura fondata sul nulla. Il chiarimento arriva da alcuni deputati del Pdl, tra cui Alessandra Mussolini, Renato Farina, Nunzia De Girolamo e Gabriella Giammanco. «È falso che lo abbia detto - scrivono in una nota - Eravamo una decina di deputati intorno al premier a Montecitorio e in ultimo Berlusconi ha espresso il pensiero di voler cambiare nome al partito dicendosi aperto a suggerimenti. Sono stati allora alcuni deputati presenti a tirare in ballo il nome "Forza Gnocca", facendo il verso a Dagospia». Alessandra Mussolini, poi, ospite di "Un giorno da pecora", precisa che qualcosa a Berlusconi sia scappato: «Mica lo chiameremo Forza Gnocca?», avrebbe detto il premier. Per la Mussolini l'idea non sarebbe peregrina. «È nazionalpopolare, unirebbe nord e sud e prenderebbe un boato di voti», ammette. Vera o no, la boutade ha ricevuto reazioni piccate anche dal centrodestra. La più energica è stata Daniela Santanchè, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, che ospite de "L'ultima paorola" di Gianluigi Paragone sentenzia: «Forza gnocca? È un'idea del cazzo». Un'idea che sul web, come spesso accade per le dichiarazioni di Berlusconi, è stata presa subito molto sul serio generando una mole enorme di commenti. E ieri mattina il sito forzagnocca.it, registrato in quattro e quattr'otto, ha indirizzato per qualche ora al sito ufficiale del Pdl. La pagina web in seguito si è e popolata di un comunicato che azzarda un paragone quantomeno ardito: mentre muore il visionario inventore di Apple Steve Jobs in Italia si parla del partito della Gnocca. «Volevamo attirare l'attenzione sulla situazione dei giovani imprenditori italiani - ha detto il promotore Stefano Menichino a Radio 24 - Abbiamo colto la palla al balzo». Bene, peccato che l'azione era viziata a monte.

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