Di Pietro: "Il condono sarebbe l'ennesimo regalo ai disonesti"
«Chi deve pagare i costi del risanamento dell'Italia? Le persone oneste che hanno sempre fatto il loro dovere, e pagato quello che dovevano pagare, o i ladri che da anni depredano questo Paese e con i loro furti hanno provocato il disastro in cui ci troviamo oggi? A chi bisogna chiedere altri sacrifici? A quelli che già sono troppo sacrificati, faticano a tirare avanti fino alla fine del mese, e spesso non ce la fanno, ai lavoratori sottopagati, ai disoccupati, ai giovani precari che non possono mettere su casa e famiglia, oppure a quelli che anche nel pieno della crisi diventano ogni giorno più ricchi, speculano e poi nascondono i soldi all'estero per non pagare le tasse?». Lo scrive sul suo blog il presidente dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. «Le risposte - prosegue - sembrano ovvie, ma evidentemente per qualcuno non lo sono. Tant'è che il presidente del Consiglio sta cercando di far passare un nuovo condono fiscale ed edilizio, cioè un nuovo regalo ai disonesti, ai ladri e ai predoni che, come cavallette, distruggono da anni il nostro Paese e il nostro ambiente. Domande come queste il capogruppo del Pdl alla Camera, Cicchitto, le liquida con un'alzata di spalle, perchè secondo lui i condoni riguardano solo i quattrini, non l'etica. Non è cattiveria, è che l'etica non sa nemmeno dove sta di casa. Altro che condoni! Chi ruba milioni e milioni, non pagando le tasse, non deve essere premiato. Deve andare in prigione». «E i costi della crisi li devono pagare, con una tassa del 15 - 20% - sottolinea ancora - quelli che hanno usufruito degli ultimi condoni, spesso senza nemmeno riportare i soldi in Italia, come proponiamo noi dell'Italia del Valori. Berlusconi e Cicchitto non ci hanno nemmeno risposto. Siccome hanno promesso ai ladri e ai truffatori che non gli avrebbero fatto pagare nemmeno un quarto del dovuto, prendergli adesso almeno qualcosina non sarebbe etico».