Crisi e crescita. Il Vangelo secondo Luca
Bari Cavalca il desiderio di cambiamento, tra il malcontento per il mancato riformismo del governo e l'indecifrabilità dell'opposizione, auspicando che il dibattito pubblico abbandoni i toni gridati perché «stavolta rischia di saltare il banco». Luca Cordero di Montezemolo ha presentato a Bari la sezione pugliese della fondazione Italia Futura davanti a una affollatissima platea sensibile al richiamo all'unità e a ritrovare in politica un nuovo decisionismo. «Il rischio Grecia - ha puntualizzato - esiste perché il Paese non riesce a reagire in maniera coesa». Italia Futura, che in Puglia è guidata dal giovane imprenditore Salvatore Matarrese, è impegnata a ricreare le condizioni per un rapporto osmotico tra politica e società civile, sottolineando come l'assunzione di responsabilità riguardi anche il mondo imprenditoriale: «Solo dopo queste tragedia - ha detto riferendosi alle cinque operaie morte a causa del crollo di una palazzina a Barletta - riconosciamo il volto feroce dello sfruttamento, che ci ricorda come l'illegalità sia un fenomeno da cui l'impresa è tutt'altro che indenne». «Le condizioni per un cambiamento vero - ha spiegato il presidente della Ferrari - ci sono, perché si è fatta strada nel paese la consapevolezza che, questa volta, si vince o si perde tutti insieme. Le vie di fuga individuali non sono più praticabili. Se cade il paese cadrà il nord e il sud, gli elettori di destra e di sinistra… La crisi ci obbliga a tornare comunità». L'appello è rivolto alle forze migliori, «le eccellenze civiche», affinché non siano travolte dalle divisioni in una fase critica per l'economia. «Abbiamo bisogno che si continui, con la stessa determinazione, a incalzare l'esecutivo sui provvedimenti concreti che è necessario assumere per la crescita». E mentre sulla querelle legata alla nomina del successore di Mario Draghi alla Banca d'Italia ha palesato la necessità che la scelta avvenga in tempi ristretti, al tema del divorzio tra Fiat e Confindustria il leader di Italia Futura ha riservato una battuta pungente: «Se la più grande azienda privata italiana ritiene che la sua presenza nell'associazione sia d'impedimento al perseguimento dei suoi obiettivi, qualcosa che non ha funzionato deve esserci», ha spiegato, dando la sua disponibilità come possibile mediatore tra e parti, («nel rispetto dei ruoli»). E, infine, si è soffermato sui ritardi della Puglia del governatore Nichi Vendola: «È una Regione nella quale adesso ci sono squilibri. C'è un livello di povertà inaccettabile e allo stesso tempo un mondo imprenditoriale molto competitivo che può essere protagonista di una nuova stagione di rinnovamento». La relazione ha ricalcato nei toni e nei contenuti l'intervento svolto da Montezemolo in mattinata a Brindisi, dove era intervenuto ad un dibattito nell'assemblea nazionale dell'Anci, e aveva sottolineato la necessità per il sistema Italia di recuperare credibilità: «Meritiamo di meglio della triste caricatura che ogni giorno viene raccontata alla nazione e al mondo dalle nostre cronache politiche. Dobbiamo investire sul nostro Paese, sul nostro futuro». In piedi nelle ultime fila della sala nell'albergo barese c'era il consigliere regionale dalemiano Mario Loizzo; a metà uditorio, defilato, Salvatore Greco cugino del presidente pugliese di Italia Futura e segretario regionale di una lista civica vicina al ministro Raffaele Fitto. Tra i presenti anche il senatore Alberto Tedesco, ex Pd ora nel gruppo misto dopo le inchieste che lo hanno riguardato nella Sanitopoli pugliese, e tanti curiosi tra cui il sedicente mago Nicola e Raffaella Lecciso. Il pubblico dell'incontro, seguito in diretta da TeleNorba, è stato religiosamente attento durante la relazione di Montezemolo. «Si respira un'aria frizzante, simile a quella dei primi incontri del nascente movimento di Forza Italia», ha sentenziato un componente del direttivo di Confindustria Bari, mentre altri esponenti del mondo economico appaiono già "militanti". Alla fine della tavola rotonda in tanti corrono a salutare Nicola Rossi, senatore pugliese ex Pd, tra i pionieri di Italia Futura. «Nicola siamo pronti a sostenere le vostre iniziative» si è presentato un imprenditore tarantino. E Rossi: «Grazie. Ci vedremo prestissimo».