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Cicchitto: rilancia il condono fiscale

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Fabrizio Cicchitto

Marcegaglia lo boccia

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A dispetto di contrarietà, critiche e perplessità all'interno dello stesso Governo e della maggioranza il capogruppo alla Camera Fabrizio Cicchitto conferma la possibilità per il gruppo Pdl di un condono da inserire nel decreto sviluppo mentre arriva dal Capo dello Stato a un monito contro la possibilità che la crescita economica avvenga a discapito della tutela ambientale e della sicurezza delle persone. Cicchitto rilancia il condono. In un momento come questo,o, la "vera etica non è salvarsi la coscienza ma impegnarsi per salvare il Paese" ha affermato oggi, ribadendo sostegno a un eventuale condono, "edilizio e fiscale". "Tremonti - ha sottolineato il presidente dei deputati berlusconiani - è contrario a molte cose. Ma la domanda è: come si pensa di abbattere la massa del debito e trovare le risorse per finanziare la crescita, per ridurre la pressione fiscale? Una risposta è necessaria. Tremonti deve darla. Altrimenti le pregiudiziali pseudo-moralistiche sul condono lasciano il tempo che trovano. L'etica vera, in tempo di crisi, non è salvarsi la coscienza ma impegnarsi a salvare il paese". Richiamo del presidente Napolitano anche sull'ambiente, in un messaggio al ministro Prestigiacomo nella giornata che ricorda insieme vittime del lavoro e dei disastri ambientali. "Occorre operare - ha richiamato il Capo dello Stato- affinché i processi di trasformazione territoriale, di urbanizzazione e di sviluppo delle attività economiche siano realizzati con la dovuta attenzione alla sicurezza, alla incolumità pubblica ed al rispetto dell'ambiente e delle sue insostituibili risorse" . E "a tal fine si impone un responsabile impegno da parte delle istituzioni, nazionali e locali, della comunità scientifica e degli operatori economici per sviluppare la cultura della previsione e della prevenzione, cui va affiancata una costante e puntuale azione di vigilanza e di controllo". Quanto alle morti sul lavoro, ha affermato il Capo dello Stato. "Gli infortuni sul lavoro e le morti bianche costituiscono un fenomeno sempre inaccettabile" e "la loro significativa riduzione nel 2010 deve essere considerata non un traguardo ma una tappa del percorso volto ad assicurare la piena osservanza di tutte le norme a garanzia della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori". Dunque, "pur nella crisi economica generale che negli ultimi anni ha colpito il nostro Paese e tutto il mondo occidentale, non può abbassarsi la guardia riducendo gli investimenti nel campo della prevenzione e della sicurezza sul lavoro". perciò necessario - ha sottolineato ancora- continuare a contrastare con determinazione la piaga del lavoro nero al quale troppo spesso si accompagnano forme di sfruttamento e di violazione delle norme a tutela della sicurezza",. Sottolineando come il "tragico crollo di Barletta che ha provocato la morte di giovani donne costrette a un lavoro nero vergognosamente sottopagato ha gettato la luce su pratiche intollerabili". Bossi scettico "Non ho capito perchè il condono, forse vogliono i soldi per fare nuove leggi ma non ne so di più": lo ha detto Umberto Bossi, specificando di aver visto ieri sera il ministro Giulio Tremonti e annunciando che lo rivedrà anche domani, in quella che è ormai una prassi del lunedì.

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