Berlusconi: "Siamo l'unica alternativa"
Stare al governo "è un fardello di cui personalmente mi libererei molto volentieri", ma una crisi di governo "sarebbe l'ultima cosa di cui l'Italia in questo momento ha bisogno". Lo dice Silvio Berlusconi, in un messaggio sul sito dei Promotori della Libertà. A giudizio del premier "anche le elezioni anticipate non servirebbero a nulla", e dunque "purtroppo per la sinistra, non c'è un'alternativa al nostro governo". Anche perchè "noi abbiamo i numeri per arrivare fino in fondo alla legislatura, come prevede la nostra Costituzione. E andremo avanti per completare il nostro programma di riforme". Berlusconi respinge dunque l'ipotesi di un suo passo indietro: "L'opposizione, in coro con alcuni giornali e qualche tv, chiede ossessivamente ogni giorno che io faccia un passo indietro. Vuole che il governo si dimetta, vuole che si vada alle elezioni, oppure che si formi un così detto governo tecnico. Dicono che qualsiasi soluzione andrebbe bene per loro, purché Berlusconi lasci libera la poltrona di premier. La mia risposta è molto semplice: piuttosto che occuparsi della mia poltrona, l'opposizione farebbe meglio a pensare all'interesse dell'Italia". A giudizio del premier, infatti, "il nostro Paese, in questo momento di crisi mondiale senza precedenti per la gravità e per l'estensione, ha bisogno soprattutto di stabilità politica, ha bisogno di un governo che funzioni, che dia fiducia alle famiglie e alle imprese e che porti l'Italia fuori dalla crisi. Ed è ciò che stiamo cercando di fare, sia pure tra mille difficoltà". Una scelta, quella di restare al governo, che Berlusconi afferma non essere dettata dalle sue ambizioni personali: "Non sono entrato personalmente in politica per conquistare il potere, ancor meno desidero rimanervi per mantenere un potere che tra l'altro nella realtà non esiste proprio. Perché stare al governo, soprattutto nel pieno di una crisi planetaria come questa, comporta per me e per tutti i componenti del governo un grande sacrificio personale, è un fardello di cui personalmente mi libererei molto volentieri, se non fosse che una crisi di governo sarebbe l'ultima cosa di cui l'Italia in questo momento ha bisogno". E anche le elezioni anticipate "non servirebbero a nulla: solo la sinistra, come nel 1994, è eccitata dall'illusione di poter conquistare quello che la sinistra chiama e considera il potere, e non vede l'ora di nuove elezioni. Una pretesa che definisco assurda, che creerebbe solo instabilità e che aprirebbe nuovi spazi alla speculazione finanziaria. Noi abbiamo i numeri per arrivare fino in fondo alla legislatura, come prevede la nostra Costituzione. E andremo avanti per completare il nostro programma di riforme. Purtroppo per la sinistra - conclude sul punto il premier - non c'è un'alternativa al nostro governo".