Versace sbatte la porta: "Guardo al Terzo Polo"
Santo Versace ha lasciato ieri il Pdl per iscriversi al gruppo Misto della Camera. Se ne è andato, in polemica con il partito, proprio nel giorno del 75esimo compleanno di Silvio Berlusconi: «Ho accettato di entrare in politica per dare un contributo e per poter lavorare ma ho capito che nel Pdl non hanno bisogno di uno che si impegna. E così me ne sono andato». Quando ha maturato l'idea di abbandonare il partito? «È una decisione che avevo in mente da tempo. Poi mercoledì ho fatto il mio ultimo regalo al Pdl non presentandomi in Aula per il voto sul ministro Romano. Avrei votato per la sfiducia non tanto perché lo ritengo colpevole anzi, spero venga assolto, però i miei amici siciliani mi hanno detto: fai quello che faremmo noi, vota la sfiducia. E lo avrei fatto perché sono convinto che un ministro in quella situazione debba fare un passo indietro per rispetto alle Istituzioni. Per questo ma anche per altre cose ho deciso di chiudere con il Pdl». A quali "altre cose" fa riferimento? «Per esempio ero contrario all'abolizione dell'Ici sulla prima casa. E, da ultimo, non condivido l'ostinazione di voler bloccare le intercettazioni anche perché un uomo pubblico non ha diritto alla privacy e deve dare conto di tutto quello che fa. Poi c'è il difficile rapporto con la Lega. Ho sempre rispettato gli amici del Nord ma ad un certo punto hanno esagerato anche loro. E quando Bossi si è permesso di dire che è "un cretino chi espone il Tricolore" allora si è superato il limite». Una dichiarazione che ha fatto infuriare anche Futuro e Libertà. Non è che il suo passaggio al Misto è il primo passo per avvicinarsi a Fli? «Io voglio lavorare per costruire un altro Polo oltre a Pdl e Pd. Un nuovo schieramento forte con programmi seri e con uomini altrettanto seri che possano attuarli. Chiaramente per ora mi ritengo un uomo libero che si impegnerà a dare risposte concrete ai cittadini». Però strizza l'occhio ai centristi «Penso che Casini lavori in modo splendido, Fini lo stimo moltissimo e Rutelli mi è molto simpatico, anche politicamente. Per quanto riguarda Pd e Pdl spero che diventino più riformisti e si liberino di certe zavorre». E se a guidare il Terzo Polo arrivasse Montezemolo? «Non credo che abbiano bisogno di personalità esterne. Se poi lui vuole fare politica allora faccia la sua battaglia. Più siamo meglio siamo». E del premier che cosa pensa? «Berlusconi lo difendo oltre ogni dire perché ho stima di lui. Chiaramente su alcune cose ha esagerato. Oggi Berlusconi fa un compleanno importante: 75 anni. E a 75 anni si può anche andare in pensione. Questo però dipende da lui, io credo che ora ci vorrebbe un bel cambiamento». Cambiamento che potrebbe avvenire, come si vocifera in Parlamento, con elezioni anticipate al 25 marzo prossimo? «La cosa ideale ora non è andare a elezioni ma creare un governo di solidarietà nazionale che comprenda Pdl, Pd e Terzo Polo e tutti quelli che ci vogliano stare. La Lega non è esclusa ma solo se cambia modo di porsi. Non è concepibile che possa riverificarsi il tira e molla che c'è stato, ad esempio, sulle pensioni».