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"Sono latitante e ho fatto bene"

Valter Lavitola intervistato su La7

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Valter Lavitola, latitante dallo scorso primo settembre, appare agli italiani in diretta tv su La7, intervistato in collegamento satellitare dal sud America da Enrico Mentana per la prima di Bersaglio mobile. Parete bianca alle spalle, sulla scrivania gli atti dell'inchiesta che lo vede indagato per induzione a fare dichiarazioni mendaci, tabulati telefonici, appunti. L'ex direttore de L'Avanti! vuole dimostrare di non essere «l'uomo nero» e spiegare a tutti il motivo della sua latitanza: «Sono latitante. E ho Fatto bene - dice - ho il terrore della magistratura. Avete visto cosa è successo ai coniugi Tarantini?» (Gianpaolo è stato in carcere per poco meno di un mese e la moglie ai domiciliari, ndr). «La libertà è come la vita - spiega - Sono certo che di qui a poco la giustizia dimostrerà che anche io non c'entro niente». Per dimostrare la sua innocenza Lavitola racconta di una telefonata che lo scagionerebbe, ma che non è stata intercettata. L'ex direttore de L'Avanti! riferisce che, dopo aver parlato con Tarantini, avrebbe poi contattato Berlusconi. «Gli ho detto: "presidente, mi ha contattato Tarantini: ha notizia dei 500mila euro e vuole che gli sia consegnata questa somma. Che faccio? Gliela metto a disposizione? Guardi che lui consuma come una Ferrari». Al che il premier - riferisce Lavitola - gli avrebbe detto: «No, no, lui deve fare un'attività (con quella somma, ndr)». Nessun ricatto, insomma.

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